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Dino Campana e il francese Rimbaud. Gioco di paragoni tra poeti

Che i francesi siano un po' eccentrici è cosa abbastanza risaputa, così come è noto che nell'alto Mugello abbiamo avuto uno dei più grandi poeti del Novecento

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Il francese Rimbaud e Verlaine Il francese Rimbaud e Verlaine © n.c.
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Dino Campana. Poeta di fama mondiale, non è passato inosservato neanche agli occhi di alcuni critici francesi, i quali lo hanno persino paragonato al loro Rimbaud, anch'egli poeta di grande rilievo. La Francia, in un periodo quasi contemporaneo a quello di Dino Campana, ha visto emergere una vasta schiera di scrittori e filosofi di fama internazionale, tra cui spiccano Balzac e Hugo.

Dino Campana, il nostro poeta, in parte mugellano, è stato definito da questi critici "un poeta maledetto", proprio come Arthur Rimbaud. Per questo, possiamo dire che il paragone, per quanto riguarda lo stile poetico, non è del tutto fuori luogo. Nei loro scritti, infatti, si ritrovano tracce di pensiero visionario e uno stile alquanto crepuscolare.

Per quanto riguarda la vita privata di Rimbaud, sono stati scritti molti testi che ci permettono di comprendere meglio la sua personalità e di valutare se abbia realmente meritato la fama di "poeta maledetto". Caratterialmente, si è rivelato una figura piuttosto sfaccettata, burrascosa e, talvolta, cinica. Basti pensare alla tormentata relazione con l'altro poeta Paul Verlaine, una storia omosessuale fatta di amore e odio. Verlaine, poeta anch'egli (sposato con moglie e figli), fu portato da Rimbaud a un autentico declino esistenziale, tanto che già alcuni giornali francesi dell'epoca parlavano di questo primordiale gossip.

Ma torniamo al Mugello e a Dino Campana. Che Campana fosse considerato pazzo è un fatto abbastanza assodato. Ebbe una storia d'amore (non omosessuale) con la scrittrice Sibilla Aleramo, dalla quale è stato tratto anche un film e qualche libro ben recensito. Una storia nata e finita sostanzialmente perché Sibilla non era più in grado di gestire un uomo che stava cadendo sempre più in un declino psichico e morale. Non necessariamente a causa di Sibilla, ma forse a causa di un editore stolto che perse il manoscritto originale dei Canti Orfici (consegnato da Dino Campana per la pubblicazione, ma poi smarrito). Il libro fu successivamente riscritto interamente a memoria dallo stesso Campana e stampato in tipografia, ma non poteva essere identico all'originale.

In conclusione, possiamo dire (citando sempre i due poeti, Campana e Rimbaud) che i due hanno vissuto contesti molto differenti, anche se le epoche non sono tanto distanti tra loro. Campana, cronologicamente successivo, ebbe la sfortuna di nascere in un paese poco tollerante verso le persone eccentriche e scarsamente estimatore di letterati. Basti pensare che, in realtà, Dino Campana non ha praticamente mai pubblicato nulla, se non i Canti Orfici, che lui stesso ha dovuto riscrivere. Rimbaud, invece, fu decisamente apprezzato già in vita, a differenza di Dino Campana, che oggi è considerato un mito, ma che cento anni fa era un signor nessuno, quando ancora abitava tra le nostre terre.

 

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Commenti 2
  • Giacomo Pargelli

    Nell'immagine di copertina, un fotomontaggio, non è presente Dino Campana come viene riportato, ma i soggetti sono Verlaine e Rimbaud.

    rispondi a Giacomo Pargelli
    lun 29 maggio 2023 06:27
  • Silvano

    l'ennesima immagine di Tramonti

    rispondi a Silvano
    gio 7 giugno 2018 06:51