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Dmijtri Palagi (Spc): alberi a Firenze: 5 anni in ritardo

"Il bilancio arboreo non è stato pubblicato quando si doveva, ma solo il 7 ottobre 2024, a inizio nuova consiliatura".

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Alberi - Montagna Alberi - Montagna © Foto di Larisa Koshkina da Pixabay
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Che il bilancio arboreo fiorentino fosse un desaparecido arrivato con molto ritardo e solo dopo averlo sollecitato lo avevamo già scritto a seguito del question time del consigliere Chelli (articolo qui) ma sul tema ritorna Dmijtri Palagi perchè forse la fretta ha fatto fare male i conti.

"Partiamo dai numeri, come è stato fatto anche durante una trasmissione di Lady Radio di settembre da cui abbiamo preso spunto per delle domande. A dicembre 2019 gli alberi censiti erano 70.892. A giugno 2024 erano 79.158. La differenza è in positivo, vero: + 8.266. Ma è un numero basso rispetto agli annunci e alle promesse degli ultimi anni. Se si va a vedere la nota in Rete Civica del 29 marzo 2019, si può leggere infatti:«Alla fine del mandato [2014-2019] il numero totale degli alberi presenti in città sfiorerà gli 80 mila esemplari, con un aumento dell’8% rispetto al 2014, quando c’erano 74 mila piante. I nuovi alberi piantati sono stati 13.239, a fronte di 6.218 alberi in meno».

Nel migliore dei casi siamo in ritardo di 5 anni. Non è l'unico problema. Nel 2019 si faceva un richiamo esplicito alle norme, che prevedono di pubblicare il bilancio arboreo «due mesi dalla scadenza del mandato», mentre qui siamo di fronte a una pubblicazione arrivata il 7 ottobre 2024, molto dopo l'insediamento della nuova Giunta.

Ci sono stati chiariti altri due dettagli. Il primo riguarda Gucci. All'azienda, sempre nel 2019, avevamo dato una parte delle Cascine, per un evento politicamente discutibile, in termini di impatto ambientale e fruibilità del parco pubblico. In cambio era stato promesso "un albero per ogni partecipante". A cui era seguita un'altra promessa riportata dalla stampa: "un albero per ogni dipendente". Quelle piante sono mai arrivate. A novembre 2023 si parlava di un problema legato al regime di IVA da applicare per la sponsorizzazione (che quindi non è propriamente una donazione?).

Infine, un altro dettaglio. La regola "una nuova piantumazione per ogni abbattimento" non vale per gli interventi privati. Il progetto compensativo si valuta sulla base della "proposta progettuale complessiva".

In sostanza: non abbiamo raddoppiato gli alberi in cinque anni. Abbiamo mantenuto nel 2024 una promessa del 2019.

Poi lo sappiamo, il 10-15% delle nuove piantumazioni è destinato a non attecchire (come conferma la risposta all'interrogazione) e ci è stato spiegato che prima del 2019 si usava un applicativo meno preciso, cioè i dati sarebbero stati meno affidabili. Ma basterebbe che chi governa facesse meno annunci, per non arrivare a smentire le dichiarazioni che si susseguono.

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