Come sempre ho letto con attenzione l’ìnteressante articolo sulla facciata del vecchio albergo ristorante della Pergola nel Corso a Borgo San Lorenzo. Esauriente. Una curiosità: leggo anche di un collegio di altro livello che c’era a Borgo nel 1900, Mi potrebbe portare a conoscenza di questa scuola? Grazie molto gentile ( S.L. - Borgo San Lorenzo). Caro lettore, la sua domanda mi riporta indietro di quasi 30 anni, quando sul settimanale il “Galletto” del 27 gennaio 1996, scrivemmo la storia di questa prestigiosa scuola, dopo aver notato sulla facciata dell’antica Villa di Paliano, la dicitura “Collegio San Giorgio”, venuta alla luce dopo un violento acquazzone che aveva investito, scolorendosi, la facciata dell’edificio. Fu un articolo molto lungo, ma in questo contesto guardiamo se riusciamo a stringere per non annoiare il benigno lettore . In quel periodo (1907) nonostante la miseria, la povertà e l’analfabetismo, c’erano due scuole primarie; quella comunale e quella delle suore Stimmatine.
Si sentiva la mancanza di una scuola superiore poichè, il capoluogo mugellano era sede di tutti gli Uffici Governativi (Pretura, Catasto, Privative, Registro, Provincia, Regi Carabinieri, Regia Guardia di Finanza, Corpo Forestale, Consorzio Agrario, quattro Istituti di Credito, le Regie Poste e Telegrafi, l’Ospedale del Mugello a Luco, addirittura 38 ferrovieri, fra capi-stazione e personale, etc, etc con molti salariati, impiegati e funzionari statali, quindi una media borghesia, composta da ingegneri, legali, notari, farmacisti, medici, etc ,etc, senza contare poi le molte famiglie possidenti e benestanti di estrazione nobiliare, che all’epoca erano numerose. D’accordo con l’amministrazione comunale dell’epoca (sindaco Dott. Guglielmo Sandrini), fu stipulato un contratto con l’Istituto Superiore “Domengè Rossi” di Firenze, aprendo nella Villa di Paliano, all’epoca di proprietà della nobil Famiglia Cappelli, Esattori Municipali, la Scuola-Convitto Superiore come “interni”, insomma il collegio San Giorgio, così denominato, precedeva di 30 anni (1935) la venuta dei Salesiani a Borgo San Lorenzo.
Non facciano la trafila (il Messaggero del Mugello non fu parco di notizie), della lunga fila di Docenti che vennero ad insegnare e i tanti, anzi tantissimi, studenti provenienti non solo dalla Toscana e dall’Italia ma addirittura dall’estero, e non di meno anche molti giovani borghigiani, fra cui ( ecco qui ne ricordiamo alcuni). come Armando Baldi, Balilla Lombardi, Francesco “Cecco” Poggi, Giuseppe Materassi, i tre figli dell’Ing. Provinciale Enrica Foà (fu primo presidente fondatore dell’A. S. Fortis Juventus 1909), Luigi Berretti, Gino Cassigoli, Antonio Dallai, Umberto Cerchiai, Erberto Mazzantini, Ernesto Tesi, Angelo Tarchi (diverrà Ministro delle Corporazioni durante il ventennio fascista), addirittura Piero Bargellini (sarà sindaco di Firenze durante l’alluvione del 1966) e altri provenienti, come sempre si legge sul Messaggero del Mugello da Barberino, Palazzuolo, San Piero a Sieve, Ronta, Luco e Scarperia.
Galleria fotografica
Il giorno dell’apertura ( 7 maggio 1907) ci fu una grande cerimonia e tanto per restare in tema “liberty”,il sindaco Sandrini fece dono al Prof. Vincenzjo Rossi direttore del Collegio di Borgo San Lorenzo un bellissimo gonfalone municipale, disegnato e decorato da Galileo Chini. Chissà che fine avrà fatto questo cimelio! Il Collegio “San Giorgio” operò diversi anni compresi quelli della I° Guerra Mondiale, ma poi come si legge - con sarcasmo - sul Messaggero del Mugello: “ …..obbedendo passivamente all’attrazione di Firenze considerando migliori tutte le cose all’ombra del Cupolone, venne meno l’interessamento, del San Giorgio a Borgo San Lorenzo, che aveva diplomato tanti giovani, alcuni dei quali già bravissimi in Istituti Superiori e nell’Università. Chiuse così una scuola che era stata in quegli anni vanto e onore della nostra vallata. Poteva restare la dicitura “chiniana”, come quella del Restaurant La Pergola, ma anni orsono con il rifacimento della facciata della villa di Paliano il ricordo del “San Giorgio” resta solo fra le pagine ingiallite di un giornale.