Echis Carinatus. Il romanzo di Renzo Bartoloni presentato a Borgo © n.c.
Saletta Pio La Torre, Borgo S. Lorenzo, pomeriggio del 17 ottobre 2015. Chi ci è passato davanti può aver pensato: però, si divertono, lì dentro! Eppure c’era ‘solo’ la presentazione di un romanzo edito da Feltrinelli, il primo di Renzo Bartoloni, dal titolo curioso e intrigante: Echis carinatus. All’epoca in cui si svolge la vicenda non c’era la possibilità di consultare Wikipedia e/o la Treccani on line, come ha fatto chi scrive per sapere che si tratta di uno dei quattro serpenti che causano la maggior parte di morti per avvelenamento tra Medio Oriente, Asia centrale e soprattutto subcontinente indiano. Dirigente di aziende (multi)nazionali, consulente commerciale, abituato a viaggiare da Roma a New York passando da Pechino più o meno come noi ci si chiede se per arrivare a San Piero merita prendere da Sagginale, autore di testi tecnici su questioni di marketing e commercio internazionale, Renzo Bartoloni ha un po’ spiazzato tutti con un romanzo giallo un po’ intricato, ma dalla soluzione chiara e soddisfacente, e scritto benissimo. Inizia nel 1984, quando da un lato Berlinguer viene improvvisamente a mancare, e dall’altro Berlusconi si presenta all’Excelsior di Firenze per offrire pubblicità televisiva a tutti (all’epoca era pura fantascienza). Finisce con la gelata del gennaio 1985 (a Ronta -27°C). Spunto di partenza un enigmatico incidente d’auto nel paese mugellano di S. Carlo. Non mettetevi a frugare nella memoria: è inventato. Muoiono un personaggio da tutti conosciuto e, accanto a lui, una splendida figliola da tutti sconosciuta. La targa dell’auto, BG, verrà subito unanimemente tradotta in Bella Gnocca. La presentazione del libro è stata occasione di parlare e discutere di com’è oggi e com’era allora la vita di provincia. Quella dei capannelli. Quella dei barbieri specializzati non per il taglio, ma per l’argomento di conversazione: andavi da uno se volevi discutere di ciclismo, da un altro se volevi discutere di pugilato, o di Fiorentina, di Juventus ecc. Con vari interventi anche da parte del pubblico, hanno parlato Cristina Becchi, Assessore alla Cultura; poi Aldo Giovannini, che ha assunto anche le funzioni di moderatore raccontando alcune simpatiche storielle del vecchio Borgo ( ha scritto un grosso libro su questo), Serena Pinzani e Tebaldo Lorini. Gli accenni a un certo rimpianto per la vita a Borgo S. Lorenzo com’era trent’anni fa hanno lasciato rapidamente il posto alla narrazione di aneddoti ed episodi di vita vissuta che non di rado hanno strappato quelle risate che probabilmente si sentivano anche da fuori. Si è comunque potuto comprendere, grazie al romanzo e alla presentazione, che il successo internazionale di Renzo Bartoloni è dovuto alla profonda conoscenza a tutto campo delle sue radici locali. In uno dei suoi interventi ha sottolineato che, laddove la globalizzazione è una marea montante inarrestabile, ciò non significa che sia destinata ad annientare le singole realtà. È esattamente il contrario. Se vuoi esser globale, ha detto, devi essere prima locale. Se sei globale tout-court non interessi a nessuno.
” Echis Carinatus ” è in vendita su www.lafeltrinelli.it oppure in prenotazione presso tutte le librerie Feltrinelli.


