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Quando l' edilizia green incontra quella popolare. I nuovi alloggi costruiti in legno

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Quando l' edilizia green incontra quella popolare. I nuovi alloggi costruiti in legno Quando l' edilizia green incontra quella popolare. I nuovi alloggi costruiti in legno © n.c.
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Rispetto per l’ambiente, risparmio energetico ed altissima innovazione tecnologica. Costruiti in legno e a consumi molto ridotti. Sono le caratteristiche dei 45 alloggi di edilizia residenziale pubblica e a canone calmierato che sono stati consegnati ieri mattina, 28 dicembre, nell'area di ex Longinotti in Viale Giannotti a Firenze (Casa Spa).  Innovazione tecnologica, ricerca e politiche sociale, sono questi i tre principi che hanno guidato gli architetti in collaborazione con l'Università di Firenze, nella realizzazione del complesso di residenze popolari.

"Si tratta di un complesso edilizio innovativo, ecologico e da record, composto da un grande edificio in linea: 6 piani fuori terra, con 39 alloggi. Più un secondo edifico di 4 piani fuori terra di 6 alloggi" si legge in una nota dell'ente.

Entrambi gli edifici sono in legno massiccio a strati incrociati (X-lam), costruiti con materiali ecologici, ad energia quasi zero. Infatti gli edifici sono stati portati dalla Classe energetica A, prevista ai tempi della progettazione, a quella nZEB (nearly Zero Energy Building), mediante l’aumento della coibentazione delle pareti esterne.

Ora hanno uno spessore complessivo di 33 cm, con 14 cm di coibentazione in pannelli di lana di roccia e l’adozione di impianto centralizzato a pompa di calore aria-acqua. Questo impianto serve per la climatizzazione invernale ed estiva. Produrrà  acqua calda sanitaria con il boiler alimentato dalla pompa di calore e  dall'impianto solare termico a circolazione naturale.  L'esteso campo fotovoltaico servirà per la produzione di energia elettrica e impianti di ventilazione meccanica controllata con recupero di calore per ogni alloggio.

L’intervento ERP completa, quindi, il programma di recupero urbano dell’area ex Longinotti a Firenze. Dopo la chiusura della fabbrica nel 1974, ha subito diversi interventi di riqualifica che hanno completamente trasformato l’area. Un centro commerciale, un edificio per attività culturali, una ludoteca ed un sistema di piazze sotto le quali trovano posto parcheggi pertinenziali e pubblici, hanno rigenerato la zona.

Il terzo edificio infatti ospita una ludoteca pubblica su due piani per circa 600 mq. in legno. Le strutture in elevazione degli edifici sono completamente realizzate in legno, compresi i vani ascensori, con pareti e solai costituiti da pannelli di legno massiccio X-Lam, formati dalla sovrapposizione e l’incollaggio di cinque strati incrociati di tavole, a formare elementi estremamente rigidi, resistenti e stabili.

L’edificio di 6 piani verrà utilizzato come “banco di prova” reale per la verifica sul campo di sensori di flusso, sviluppati dal dipartimento di ingegneria industriale dell’Università di Firenze, fino ad oggi testati solamente in laboratorio.

Sempre per approfondire la ricerca in campo energetico- edile, su due appartamenti perimetrali, situati al terzo e quarto piano, sono stati installati 6 strumenti, a forma di piastrelle di dimensioni 53x53 cm, che permetteranno di monitorare in continuo il flusso termico, attraverso le pareti, con un grado di precisione triplo rispetto ai sistemi attualmente in commercio, consentendo quindi di verificare il comportamento energetico della struttura del fabbricato al variare delle condizioni di temperatura e umidità, interne ed esterne.

Nell’edificio è stato inoltre installato, in collaborazione con FederlegnoArredo, un sofisticato sistema di monitoraggio, per controllare l’umidità dei setti portanti in legno al fine di ottimizzare l’utilizzo e la manutenzione del fabbricato. L’edificio è la prima opera in Europa realizzata in legno X-LAM, ad avere un simile impianto di monitoraggio. Tale sistema, ideato da FederlegnoArredo è stato di recente brevettato e consente di visionare il “battito cardiaco” dell’edificio, andando a delineare eventuali criticità che la stessa opera potrebbe avere durante il suo esercizio nel tempo. I dati provenienti dalle sonde, installate direttamente sui pannelli X-LAM, sono visibili da Casa Spa in remoto e il sistema di monitoraggio invia specifici “alert”, identificando posizione e tipologia delle eventuali criticità, che si dovessero verificare nella struttura  portante.

"È questo dunque il modo di costruire del futuro- dichiarano da Casa spa-  altissima efficienza energetica, con necessità di poca energia per il riscaldamento e il raffrescamento, prodotta in gran parte da fonte rinnovabile, materiali ecologici, montaggio a secco, veloce e a basso impatto".

Alla cerimonia di consegna delle chiavi erano presenti l'assessore regionale alla casa Vincenzo Ceccarelli, il sindaco Dario Nardella, all'assessore alla casa Sara Funaro e il presidente di Casa Spa Luca Talluri.

 

 

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