Pubblichiamo la riflessione, permeata di amarezza, inviata da Alfredo Altieri riguardante il progetto del Ministro Valditara sull'educazione contro la violenza. L'assassinio di Giulia Cecchettin, insieme a quello di tutte le altre vittime di femminicidio, deve fungere da monito per affrontare con determinazione il grave problema della violenza contro le donne. Di seguito, riportiamo la lettera pervenuta in redazione:
Gent.mo direttore, Le invio questa mia riflessione, colma di amarezza.
Un'occasione persa? Senza dubbio una ennesima sconfitta anche per le donne, la marcia indietro fatta dal ministro dell'istruzione Valditara, che ha riposto nel cassetto “Educare alle relazioni”; un progetto per contrastare la violenza sulle donne e incentrato sulla cultura del rispetto, da attuare nelle scuole.C'è da chiedersi come si fa a commuoversi e interrogarsi sul perché del massacro della 22enne Giulia Cecchettin per mano del “bravo ragazzo”, per poi buttare alle ortiche lecite forme di lotta che servono per contrastare la cultura della violenza, come era nell'intento del ministro, affossato, sembra, dai suoi stessi compagni di partito e di coalizione.
Un'ulteriore domanda è: Come si fa a non condividere il tentativo di affrontare, una buona volta, il problema culturale che si chiama lotta a quello che ingenera la violenza contro le donne? Perché non si è tenuto di nessun conto delle piazze gremite e addolorate di gente di destra, di sinistra e di centro, di vecchi e di giovani, che insieme hanno reclamato a gran voce che cessi questa mattanza orribile, stanchi di contare i femminicidi?
Come sarebbe stato sensato, che questo progetto fosse stato caldeggiato e in armonia da parte di tutte le forze che sono in Parlamento, per sconfiggere una piaga che va oltre le condizioni economiche, l'età e le idee politiche. Si, questa è l'ennesima occasione persa. Per tutti!
Alfredo Altieri