I primi di agosto di quest’anno mi contatta il babbo di L., un bambino di 3 anni che ha frequentato quest'anno il secondo e ultimo anno dell’asilo nido, spiegandomi, con una certa apprensione, della difficoltà che sta vivendo in questo momento con il suo bambino e che sicuramente risulta il primo duro e importante scoglio che sta attraversando L.
"Io e mia moglie”, dice in tono sconsolato, “siamo alle prese con il compito titanico di togliere il pannolino a L. ora che ha terminato il nido. Il problema è che L. non ci si vuole nemmeno sedere sul visino e non vuole togliersi il pannolino in nessuna maniera! E io che pensavo che con l’arrivo dell’estate l’impresa fosse più semplice!
Ho provato a togliergli ugualmente il pannolino per vedere se lo facilitavo ma fa la pipi da tutte le parti… Ma se torno indietro e gli rimetto il pannolino è un problema? Gli creo dei danni? Il fatto è che non vorrei arrivare all’inizio della scuola dell'infanzia e avere ancora questa situazione da risolvere e vista l'importanza della cosa sarei ben contento che mio figlio potesse iniziare a frequentare l’asilo libero dal pannolino, come tutti i nuovi compagni che incontrerà ".
Per il genitore, la questione dell’educazione al vasino è la prima “prova” che si trova ad affrontare e spesso viene a trovarsi in difficoltà su come gestire la situazione, poiché è consapevole del fatto che questo sarà un traguardo fondamentale per il bambino per arrivare a conquistare una fetta importante della sua autonomia, del "fare da solo".
Intorno ai 2-3anni può essere il momento giusto per provare a togliere il pannolino, ma per alcuni bambini può essere necessario più tempo, perché ogni bambino ha la sua storia e la sua individualità da rispettare e da accogliere con serenità da parte del genitore: inutile, frustrante e dannoso fare paragoni con fratellini, cuginetti ecc. Ogni bambino è diverso e ha i suoi tempi.
L'estate è sicuramente il momento più favorevole per togliere il pannolino, poiché anche il piccolo indosserà vestiti più leggeri e, se si bagna, sentirà meno fastidio. Prima di eliminare del tutto il pannolino, però, è fondamentale che il genitore si accerti che il bambino sappia già utilizzare il vasino. Da parte del genitore ci vuole, dunque, un periodo di osservazione costante che aiuti e sostenga il bambino nel momento del bisogno. Per far “accettare” il vasino bisogna partire dal bambino stesso e dalle sue sensazioni al riguardo. È a disagio quando si sporca? È a disagio, invece, sul vasino?
Se il bambino va in bagno da solo, è corretto che l'adulto lo aiuti poi a completare l'azione per dargli maggiore sicurezza in ciò che fa. Inoltre, il piccolo va lodato per ogni successo che ottiene.
Se il bambino dimostra di non essere ancora pronto a usare il vasino, la fretta e l’ansia del genitore che il piccolo avverte nel forzarlo a togliere il pannolino, si possono rivelare controproducenti e possono incidere negativamente sull’autostima del piccolo.
Nei casi più estremi, ciò può comportare da parte del bambino un inizio a trattenere la minzione e la defecazione con conseguente stipsi.
Il bambino, finché non sarà diventato consapevole dei propri bisogni, finché non sarà in grado di comunicare verbalmente in maniera adeguata, finché non sarà in grado di restare asciutto per lunghi periodi e di camminare fino al vasino e sedercisi sopra con sicurezza, non sarà pronto per abbandonare definitivamente il pannolino.
La fase dello “spannolinamento” deve trovare pronti, infatti, sia il bambino che il genitore. Molti genitori avvertono, invece, un certo disagio in questa importante tappa dello sviluppo e non sanno come fare e, soprattutto, cosa sia giusto fare.
Il percorso da fare insieme è lungo e a volte faticoso, l'importante è che il genitore non si scoraggi, non si faccia prendere dall'ansia o da aspettative eccessive. Per arrivare a queta prima autonomia infantile, bisogna costruire un rapporto basato sul contatto, sulla vicinanza e su una buona comprensione reciproca. Pertanto, il genitore ha un compito estremamente delicato: deve saper individuare i tempi esatti e cogliere i segnali che anticipano il rilascio delle feci e della minzione che il bambino invia per comunicare le proprie necessità.
Fallimenti, regressioni ecc. fanno parte del percorso e vanno accettati in maniera serena senza farli pesare e senza colpevolizzare il bambino. Tornare a rimettere il pannolino può essere una soluzione finché il bambino non sarà in grado di riprendere il suo l'apprendimento.
Per questo è bene tenere sempre presente che nei momenti di crescita e dello sviluppo del bambino è normale che si accompagnino momenti di regressione, soprattutto per quanto riguarda la sfera del controllo degli sfinteri.
Per i genitori che si trovano in questa fase con i loro figli potrebbe essere di aiuto la lettura di albi illustrati specifici, come:
S.Blake " No, il vasino No!".,
W.Holzwarth, W. Erlbruch " Chi me l'ha fatta in testa?".
G. Van Genechten " Posso guardare nel tuo vasino?".
o anche proporre dei giochi con l'acqua in bagno, con cui il bambino inizia a prendere consapevolezza dei suoi bisogni fisiologici e della loro gestione.
Bibliografia di riferimento:
P. Moretti, A. Perino " Manuela per genitori imperfetti". Edizione Sperling e Kupfer, 2022.
R.A Colombo, D. Nardellotto " Ci togliamo il pannolino? Il bambino e la sua autonomia.
Edizioni Carocci, 2021.
V. Murgia " Che fatica la pupu'!". Consigli per affrontare un problema comune nell'infanzia. Edizione Aboca , 2017.
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Articolo a cura di Paola Cortini Pedagogista