Come eravamo, foto e ricordi mugellani. E in futuro il passato sarà... 'a colori' © n.c.
Tra il diciannovesimo secolo (precisamente la seconda meta' dell'ottocento) e l'inizio del ventesimo c'e' stato un radicale cambiamento nella nostra società (sia mondiale che locale). In quanto ad invenzioni, fotografia, auto ed elettricità, questi periodi hanno davvero rivoluzionato le nuove epoche. Ma cosa si potrebbe dire per quanto riguarda il Mugello? Forse qui nel Mugello queste influenze sono arrivate un po piu' tardi, ma di certo l'epoca risorgimentale, la Vittoriana (cosi come definita in Europa) e la belle epoque' sono quelle culturalmente più romantiche (perche' ricordano anche un po' il nostro rinascimento) e che hanno ispirato i più grandi scrittori e fatto sognare l'intero immaginario del genere umano. Non è un caso che il romanticismo sia nato in Europa, come movimento artistico, musicale e letterario, nel lontano 1859 (trentacinque anni dopo la prima fotografia, che già esisteva). Le foto ottocentesche, quelle a dagherrotipo erano fatte con grosse macchine fotografiche, i tempi di posa erano lunghi, come era lungop il tempo necessario per imprimere gli scatti sulle grosse lastre di rame. Come oggi le vediamo, dopo molto tempo, esse ci appaiono sciupate, con una definizione abbastanza scadente e con quel colore 'cremino' dovuto anche al deterioramento della chimica impressa sulla carta.. Quel che vediamo in queste fotografie (specie Mugellane e di campagna) sono: innanzitutto le molte strade, ancora sterrate, decisamente vuote e prive di mezzi. Sulle strade si viaggiava ancora con i carri e i cavalli, a San Piero è ben visibile la meridiana in piazza colonna e le biciclette che cominciavano già ad essere di uso comune proprio come quelle che vediamo oggi. Le locande: sali e tabacchi, drogheria, barbiere ecc.. avevano l'insegna in legno. Non sarà così per molto, in quanto con l'avvento del liberty nascerà la tendenza a dipingere le insegne direttamente sul muro dell'attività stessa. Sulle strade dei centri storici vediamo bambini e massaie di famiglie numerosissime. I fienili erano molti e confinavano con le case stesse, gli animali da aia erano ovunque, i buoi a tirar carri erano più dei cavalli e in queste terre agricole venivano usati tantissimo, specie per arare e per il trasporto del legname. Sempre di questi tempi le pose erano molto rigide e i soggetti già preparati ad essere immortalati, in quanto sono molto rare le foto dove la gente viene ripresa mentre cammina o compie qualsiasi altra azione fuori posa. In definitiva, possiamo dire che se la prime foto hanno cominciato a diffondersi nella prima metà dell'800. Qui nel Mugello è stato più o meno una decina/ventina d'anni più tardi. Più comuni sono invece sono quelle scattate verso il 1890: di queste foto ve ne sono anche alcune con ritratto il celebre Giousè Carducci che risiedette a Vicchio in quei periodi. Verso il 1890 la fotografia, oltre ad essere di uso più comune anche qui in Mugello, iniziava a trovarsi anche sotto forma di cartolina, con paesaggistica locale. Di lì a poco fu realizzata una serie infinita di scatti, nei quali figurano le nostre paesaggistiche Mugellane. Molte di queste cartoline sono oggi molto ricercate dai vari collezionisti, pronti anche a darsi battaglia sugli appositi siti d'aste d'internet. E giustamente; come non comprendere il fascino che si può provare rivedendo e sopratutto possedendo una cartolina di epoca cosi lontana..? Magari con un secolo di storia alle spalle, perchè alla fine, di tutti i documenti che abbiamo e che ci narrano del passato, la fotografia rimane sempre quella più attendibile. In quanto l'immagine impressa in quel determinato anno, mese o giorno non può mentire e di conseguenza racconta sempre com'era effettivamente quella gente, quel paese o quella via.. Non credo che si possa fare di meglio per dare prova a ciò che fu il tempo.. Oltretutto viene anche da pensare che il nostro presente, in un prossimo futuro, si presenterà come un passato a colori, con foto digitali, con definizioni impeccabili, che non tralasceranno nemmeno il più piccolo particolare. Chi le vedrà allora potrà davvero farsi una bella idea di quello che c'era oggi, di come vivevamo, di cio' che facevamo e sopratutto quel che eravamo! (Foto Alinari)



Vico
Mi piacciono queste foto d'epoca. Ma consiglio di notare come erano spogli i nostri monti e ricordarsene quando si parla di alluvioni e disboscamenti selvaggi. Mai avuti tanti alberi !
Aldo Giovannini
MOLTO BELLOI