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EX Antilotex, scaricabarile dell'Amministrazione? Le dichiarazioni in merito degli esponenti di Fratelli d'Italia

Le dichiarazioni in merito degli esponenti di Fratelli d'Italia.

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l'ex Antilotex a Castello l'ex Antilotex a Castello © Vigili del Fuoco
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La controversa vicenda dell'ex Antilotex di Castello a Firenze continua a suscitare polemiche e dibattiti, con la proprietà dell'immobile che annuncia il ricorso contro l'ordinanza emessa dal Sindaco per lo sgombero e la bonifica dell'area. In merito alla questione riceviamo e pubblichiamo le seguenti dichiarazioni da parte degli esponenti di Fratelli d'Italia:

  • Matteo Chelli Consigliere del Quartiere 5 di Firenze FDI,
  • Jacopo Cellai Coordinatore comunale e Consigliere comunale di Firenze FDI,
  • Alessandro Draghi: Capogruppo Consiglio comunale di Firenze FDI.

"In merito alla vicenda dell'ex Antilotex di Castello, apprendiamo dai giornali la volontà della proprietà di ricorrere contro l’ordinanza emessa dal Sindaco di Firenze per lo sgombero e la bonifica dell’area, tenuto conto del poco tempo a disposizione e, soprattutto, del fatto che negli anni la stessa aveva più volte effettuato interventi e chiesto il supporto delle istituzioni, senza aver mai ricevuto risposte.

A questo punto, non possiamo non evidenziare che il 15/02/2021, in risposta ad una interrogazione presentata dal consigliere del Quartiere 5, Matteo Chelli, relativa all’occupazione di via Fanfani, l’Amministrazione, nel descrivere attentamente la situazione, ha più volte rimarcato l’inerzia della proprietà quale elemento che ha contribuito in maniera determinante alla irresoluzione generale.

“Le operazioni - si legge nella risposta - che sono state eseguite nell’area oggetto dell'interrogazione sono:
2015. Eseguito il primo sgombero. La proprietà non ha fatto niente per mettere in sicurezza l'immobile, per cui è stato rapidamente rioccupato;
2018. La Polizia Municipale ha eseguito due sopralluoghi unitamente alla PS del Commissariato di Rifredi, inviando al Sindaco una relazione dettagliata sullo stato di abbandono e degrado della struttura. La PS eseguì lo sgombero della struttura. Ancora una volta la proprietà rimase inerte, per cui nel giro di 15 giorni la situazione è ritornata la stessa…

In conclusione, la situazione è ben conosciuta e seguita, purtroppo la proprietà non è attiva, per cui l'immobile non è mai stato definitivamente chiuso e continua ad essere un grave problema per il quartiere”.

Tali affermazioni contrastano palesemente con quanto dichiarato oggi dalla proprietà dell’immobile, la quale, lettere, mail e denunce alla mano, ha messo chiaramente in evidenza come già dal 2018 avesse cercato, invano, di coinvolgere e attivare le istituzioni cittadine per affrontare la grave situazione presente nella vecchia fabbrica.

Se tutto questo venisse effettivamente confermato, la vicenda assumerebbe connotati imbarazzanti per l’Amministrazione guidata dalla Giunta Nardella, oggi evidentemente impegnata, stretta com’è nella morsa dell’urgenza e del rischio alle porte di essere additata come negligente, nel tentativo di celare le proprie responsabilità, scaricando esclusivamente sull’operatore privato l’onere di un intervento che, in realtà, lo stesso aveva più volte sollecitato a suo tempo, senza risposta.
Per questi motivi, in un’ottica di trasparenza e di chiarezza verso la cittadinanza, presenteremo un question time durante il prossimo Consiglio comunale, all’esito del quale ci aspettiamo, stavolta, delle risposte serie ed inequivocabili."

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