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Ferrari Challenge. Max Mugelli deluso dopo le difficoltà a le castellet

Max, alla vigilia, aveva sottolineato la fondamentale importanza delle qualifiche e, purtroppo, in questa occasione non riesce a sfruttare...

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Max Mugelli Castellet 2024 Max Mugelli Castellet 2024 © Max Mugelli - Ufficio Stampa
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Usando una terminologia calcistica, Max Mugelli torna da Le Castellet sapendo di avere lottato con caparbietà su ogni pallone, anche se alla fine il risultato non è quello sperato. Il pilota di Ronta soffre specialmente nel secondo settore e di certo non è fortunato in gara 1, quando una vettura si gira di fronte a lui in piena traiettoria, rendendo inevitabile lo scontro (ritiro in gara 1 e dodicesimo posto in gara 2).

Max, alla vigilia, aveva sottolineato la fondamentale importanza delle qualifiche e, purtroppo, in questa occasione non riesce a sfruttare al 100% i set di gomme nuove a disposizione. Inoltre, gli viene tolto il giro migliore in Q2 (che lo avrebbe portato in quarta fila) per track limit alla curva 10: in effetti, Max all’uscita della Signes, a circa 230 km/h, oltrepassa il limite consentito della pista anche se di pochi centimetri, per cui il tempo gli viene cancellato come da regolamento.

Max parte dunque dal tredicesimo posto in griglia sia in gara 1 che in gara 2. La prima manche dura purtroppo appena qualche curva: alla curva 5, il danese Sorensen si tocca con il ceco Viol e perde il controllo della vettura, intraversandosi in piena traiettoria proprio mentre sopraggiunge il nostro incolpevole Max, che non riesce ad evitare l’impatto. La parte anteriore sinistra della vettura viene danneggiata e Mugelli è costretto al ritiro.

In gara 2, invece, Max riesce a tagliare il traguardo in undicesima posizione, lottando soprattutto a fine gara con il britannico Morrow, quando il caldo manda in crisi gli pneumatici, che portano la vettura ad avere un fastidioso sottosterzo. Max avrebbe potuto concludere in Top Ten, ma la direzione gara ravvisa ben 4 track limits al pilota toscano, affibbiandogli 5 secondi di penalità, che lo fanno retrocedere al dodicesimo posto finale.

"Non è certo stato un fine settimana semplice. Il livello del campionato è davvero elevato, sicuramente il più alto degli ultimi anni (così come anche il numero dei partenti, 27 in totale) e, al di là dei primi due o tre piloti che hanno qualcosa in più, gli altri sono raggruppati in pochi decimi, per cui anche i centesimi di secondo fanno la differenza. In qualifica 2, con un giro di solo 2 decimi più lento rispetto a quello cancellato, ho perso 5 posti in griglia!

Alla vigilia mi ero ripromesso di sfruttare al meglio la gomma nuova in qualifica, ma non ci sono riuscito, soffrendo in particolare nel secondo settore, mentre nel terzo (il più lungo) avevo fatto segnare un ottimo quinto tempo.

Su gara 1 poco da dire: è stato impossibile evitare l’impatto con Sorensen quando è andato in testacoda in piena traiettoria proprio di fronte a me. I danni alla parte frontale della mia Ferrari mi hanno impedito di continuare e sono stato costretto al ritiro. I miei ragazzi di Eureka Competition sono stati fantastici, riparando la vettura in tempi record e permettendomi di prendere parte a gara 2.

La seconda manche è stata più regolare: sono partito piuttosto bene e in termini di passo sul giro non ero affatto distante dalla quinta/sesta posizione. Ho sofferto invece nella parte finale, quando il caldo ha fatto degradare i pneumatici più del previsto e la vettura tendeva a scivolare. Ho comunque lottato fino alla fine tentando di entrare nella top ten. Purtroppo, dalla direzione gara ci hanno comunicato i track limits un po' in ritardo, quando oramai avevo effettuato anche il quarto, che mi è costato a fine gara la penalizzazione di 5 secondi. Del resto, quando si spinge al massimo, può succedere di andare oltre il limite consentito della pista.

Mi spiace, è la prima volta che ricevo una simile penalità. In conclusione, non sono soddisfatto del mio weekend francese, mi aspettavo di fare meglio ed è un passo indietro rispetto ai risultati del Portogallo. Devo ammettere che la concorrenza è veramente agguerrita e ci sono tanti piloti che stanno andando forte. Se non sei perfetto, è facile passare dalla quarta posizione alla quindicesima!

Adesso una breve pausa estiva e poi penseremo al Nurburgring, dove non corro da oltre 20 anni, e dovrò quindi preparare questa gara al meglio."

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