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La Guardia di Finanza sequestra 63 kg di hashish, pronti per essere distribuiti sul mercato toscano.

Arrestato un uomo di origine marocchina privo di precedenti.

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La droga sequestrata La droga sequestrata © GF
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I militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Firenze, nell’ambito del dispositivo di contrasto ai traffici illeciti e di controllo economico del territorio, hanno sequestrato 63 kg. di hashish, pronti per essere distribuiti sul mercato toscano. Lo stupefacente avrebbe fruttato alle organizzazioni criminali oltre 400.000 euro. La droga è stata “intercettata” dal Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria - G.I.C.O., durante un servizio di pattugliamento lungo le principali arterie stradali di accesso al capoluogo, su un autoveicolo condotto da un uomo di origine marocchina privo di precedenti.

A insospettire le Fiamme Gialle durante il controllo su strada è stato l’evidente nervosismo palesato dal conducente. I militari, con l’ausilio dell’unità cinofila del 1° Nucleo Operativo Metropolitano di Firenze, procedevano all’ispezione del veicolo, rilevando anche difformità strutturali del vano di carico rispetto agli standard di omologazione. Gli ulteriori approfondimenti dei militari e il fiuto di Ebryl, il cane antidroga intervenuto con il suo conduttore, hanno permesso di individuare - al di sotto del pianale posteriore del mezzo - un doppiofondo artigianale e al suo interno di rinvenire 61 panetti di hashish.

L'uomo è stato tratto in arresto in flagranza di reato per traffico di sostanze stupefacenti e associato alla Casa Circondariale di Sollicciano, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria. L'attività di servizio testimonia la costante ed efficace azione posta in essere dalla Guardia di Finanza e dalla Procura della Repubblica nel contrasto dei fenomeni connotati da forte pericolosità sociale, tra cui i traffici illeciti di sostanze stupefacenti. Le risultanze delle attività eseguite e degli elementi probatori acquisiti saranno vagliate dal Giudice preposto precisando che, per il principio d’innocenza che vige nel nostro ordinamento, la responsabilità della persona sottoposta ad indagini sarà definitivamente accertata solo ove intervenga sentenza irrevocabile di condanna.

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