Riesumati stamani - 27 settembre - i resti di Francesco Vinci nel cimitero di Montelupo Fiorentino, una delle figure chiave nella "pista sarda" sui delitti sul mostro di Firenze. Si tratta di un ulteriore importante tassello per la vicenda del Mostro di Firenze, da noi molto spesso trattata grazie in particolare al giornalista Paolo Cochi.
L'operazione è stata ordinata dalla Procura di Firenze ma solo dopo che la vedova Vitalia Velis e i figli avevano chiesto in via autonoma la riesumazione del cadavere del loro familiare per sapere, grazie all'esame del Dna, se fosse veramente il corpo dell'uomo trovato ucciso, incaprettato e carbonizzato nel bagagliaio di un'auto nell'agosto 1993, nelle campagne di Chianni in provincia di Pisa.
Vinci era stato arrestato, in merito alla vicenda del Mostro di Firenze, nell'agosto del 1982 in seguito al duplice delitto di Signa in quanto sospettato di esserne il responsabile ma uscì di prigione solo nell'ottobre dell’anno seguente. L'8 agosto 1993 vennero poi ritrovati due cadaveri carbonizzati di cui uno identificato come Francesco Vinci.
I resti di Vinci sono stati oggi trasportati all'istituto di medicina legale di Firenze, dove gli esperti incaricati dalla procura esamineranno nuovamente i resti. Si tratta del medico legale Martina Focardi e il genetista Ugo Ricci, e da quelli nominati dalla stessa Velis, il genetista forense Eugenio D'Orio e il medico legale Aldo Allegrini.