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Mostro di Firenze: Alcuni parenti delle vittime chiedono la riapertura delle indagini

Nuovi elementi emersi sul caso e presentati da un collegio di tre avvocati, rappresentanti di alcuni familiari delle vittime del mostro di Firenze

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Mostro di Firenze. Si chiede la riapertura delle indagini Mostro di Firenze. Si chiede la riapertura delle indagini © OK!Mugello
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Mostro di Firenze. Ci sarebbero nuovi elementi emersi e presentati da un collegio di tre avvocati, rappresentanti di alcuni familiari . Si tratta dei parenti delle vittime francesi del 1985 e la sorella della vittima femminile del delitto di Scandicci del giugno 1981.

I legali hanno depositato alla Procura la richiesta di riapertura delle indagini e la richiesta di accesso agli atti. L' Avvocato Antonio Mazzeo in rappresentanza di Daniele Kraveichvili, sorella di Jean Michel Kraveichvili, vittima del “Mostro di Firenze” nel duplice omicidio commesso a Scopeti di San Casciano e di Rosanna De Nuccio, sorella di Carmela , vittima del “Mostro di Firenze” nel duplice omicidio commesso a Scandicci nel giugno 1981.

L'Avvocato Vieri Adriani in rappresentanza di Anne Lanciotti, figlia della defunta Nadine Mauriot e l'Avvocato Valter Biscotti in rappresentanza di Estelle Lanciotti, figlia maggiore della defunta Nadine Mauriot. Coadiuvati dall'esperto della vicenda Paolo Cochi come consulente.

Spiegano in una nota:

La prima istanza riguarda la richiesta di accesso agli atti del procedimento a carico di Pietro Pacciani, già presentata lo scorso anno, inizialmente concessa e poi negata. La seconda istanza è una richiesta di riapertura delle indagini del procedimento già archiviato nei confronti di Giampiero Vigilanti, basata su svariati elementi di interesse investigativo riguardanti questioni in materia balistica, genetica e testimoniale.

In sintesi, sarebbe emersa una nuova pista riguardante un soggetto, prima attenzionato e poi ignorato. Vi sono, poi, altri elementi, degni di rilevanza investigativa, sinora non considerati ed inerenti il procedimento archiviato dal Gip nel novembre 2020.

Le stesse sentenze di condanna rese nei confronti dei presunti complici di Pacciani, hanno sinora sempre suscitato molte perplessità riguardo le incongruenze che affliggono le dichiarazioni di Giancarlo Lotti, che com’è noto accusò se stesso, Mario Vanni e Pietro Pacciani di avere consumato alcuni degli efferati duplici omicidi. Perplessità condivise anche dal GIP Angela Fantechi, nell’ordinanza di archiviazione del novembre 2020. Sono inoltre rimasti irrisolti i tre duplici omicidi dal 1974 al 1981.

Nelle istanze si richiama espressamente l’attenzione su una pista riguardante un sospettato presente in un vecchio dossier, mai approfondita, un DNA presente sulle buste anonime e sulla scena del crimine, una pistola Beretta cal.22 sparita nel nulla e potenziali testimoni da sentire.

Dichiarano i legali:
Avv. Valter Biscotti : "Cerchiamo la verita' , quella vera, con una nuova indagine e negli atti c'e' una traccia finora trascurata per individuare il colpevole"
Avv.Antonio Mazzeo : " Forse, stavolta, vista la numerosa partecipazione dei familiari delle vittime, la Procura di Firenze , si deciderà ad aprirci la porta dell'archivio del mostro "
Avv. Vieri Adriani: " Si chiede una riapertura delle indagini, in realtà c'erano già e ci sono vieppiù tutti gli elementi necessari e sufficienti per un rinvio a giudizio. Chi nega l'accesso agli atti contraddice il principio costituzionale per cui "la giustizia è amministrata in nome del popolo

Ricordiamo inoltre anche la triste storia di Natalino Mele, l'unico sopravvisuto alla ferocia del mostro di Firenze, intervistato da Paolo Cochi nel giugno del 2020.

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