OK!Valdisieve

"Furti in strada", in 48 ore arrestate a Firenze tre persone e denunciate altre cinque

L'opera di contrasto della Polizia di Stato ai furti in strada.

  • 79
Polizia Polizia © ufficio stampa
Font +:
Stampa Commenta

Nelle ultime 48 ore nel capoluogo toscano la Polizia di Stato ha effettuato una serie di arresti e denunce nei confronti di 8 persone accusate, in circostanze diverse, di furti - tentati e consumati - messi a segno per le strade fiorentine.

Si tratta per lo più di episodi avvenuti su auto in sosta, su scooter, bicilette, ma anche di un borseggio con un particolare epilogo: il protagonista della vicenda, avvenuta nella zona intorno a San Lorenzo, sarebbe stato infatti trovato seduto al tavolo di un fast food, a poche centinaia di metri dal “luogo del delitto”, dove si era pagato il pranzo utilizzando il bancomat appena rubato alla vittima.

Ma andando in ordine cronologico, domenica 28 agosto, intorno alle 18.30, una volante ha sottoposto a fermo per identificazione e denunciato per tentato furto un 24enne originario della Guinea, bloccato mentre stava forzando la catena di una bicicletta legata ad una rastrelliera in piazza Batoni.

In serata, un’altra pattuglia della Questura di Firenze ha denunciato per lo stesso reato due cittadini romeni di 21 e 22 che avevano forzato il bauletto di uno scooter parcheggiato in via Senese, tentando di portarsi via un casco da moto. Il 22enne aveva inoltre in  tasca diversi strumenti da scasso, sequestrati dalla Polizia.

Lunedì mattina, invece, sono finiti in manette due cittadini tunisini di 29 e 34 anni, fermati dalle volanti dopo che avevano tentato un colpo su un’autovettura di un turista straniero, parcheggiata in via Baccio Bandinelli.Dopo aver spaccato un finestrino della vettura e rovistato nell’abitacolo, i due si sarebbero allontanati a bordo di biciclette e a mani vuote verso la fermata della tramvia di piazza Paolo Uccello.
Allertata dai residenti, la Polizia di Stato ha poco dopo intercettato i fuggitivi nella piazza. Il più giovane aveva in tasca un coltello e una tessera sanitaria risultata rubata una decina di giorni fa. L’altro portava in spalla due zaini con all’interno un notebook e alcuni accessori portati via domenica scorsa da un camper, oltre a un tablet, anch’esso di sospetta provenienza furtiva e per il quale sono in corso accertamenti per identificare il legittimo proprietario. Parte della refurtiva è già stata restituita alle vittime dei furti, mentre nei confronti degli arrestati è scattata anche una denuncia per ricettazione.  

Nel primo pomeriggio dello stesso giorno, è stato il turno di un cittadino tunisino di 49 anni, arrestato per furto con destrezza e indebito utilizzo di carte di pagamento. Mentre una donna stava pranzando al Mercato Centrale si è accorta che le era sparita la borsa.
Poco dopo le è arrivato un messaggio sul telefonino, con il quale la banca l’avvisava del fatto che la sua carta bancomat era stata appena utilizzata per effettuare due pagamenti all’interno di un fast food nella vicina via Panicale. La signora si è subito rivolta ad un addetto alla sicurezza della struttura che ha subito allertato la Polizia di Stato, andando nel frattempo lui stesso a cercare di fermare il sospetto. Quest’ultimo era ancora seduto nel locale con la borsa della vittima poggiata sulle gambe. Appena l’uomo si è accorto della presenza del vigilante, ha abbandonato il bottino a terra, tentando inutilmente la fuga. Gli agenti hanno recuperato anche il maltolto, riconsegnandolo alla legittima proprietaria.

La notte di martedì 30 agosto, infine, sono stati denunciati per furto aggravato in concorso due cittadini peruviani di 33 e 43 anni, fermati in viale Redi dopo che avevano rubato il portafoglio dalla macchina di una signora.
La donna si era fermata ad un distributore di benzina in via Maragliano, quando si è accorta del furto. Uno dei due cittadini stranieri, rintracciati entrambi poco dopo, è stato trovato dai poliziotti con addosso una riproduzione per scopi pubblicitari di una banconota rubata proprio dal portafogli della vittima.

Lascia un commento
stai rispondendo a