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Nuovi autovelox a Firenze, ecco dove sono e cosa cambia

Saranno ventuno i nuovi dispositivi di controllo per limitare la velocità e cercare di ridurre il numero degli incidenti in strada fra questi anche i velocar.

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Polemiche sui nuovi autovelox Polemiche sui nuovi autovelox © Fotocronache Germogli
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La programmazione dei nuovi autovelox in città è di fine estate ma se ne parla adesso dato che sono "spuntati" i nuovi temutissimi velocar.
Il piano è solo un passaggio necessario dopo le modifiche introdotte dal “Decreto semplificazioni” che ha autorizzato il funzionamento dei dispositivi 24 ore su 24 anche senza la presenza della pattuglia di polizia municipale.

E' l'Assessore Stefano Giorgetti a confermare che le postazioni autorizzate a Firenze città, dopo aver verificato che per ognuna fossero rispettate le segnalazioni necessarie ad avvertire gli automobilisti della loro presenza sono:
viadotto Indiano (sia in ingresso che uscita città), viale XI Agosto (direzione uscita città), Viadotto Marco Polo (sia in ingresso che uscita città), viale Etruria (sia in ingresso che uscita città), viale Guidoni (sia in ingresso che uscita città), viale Matteotti (uscita città), viale Gramsci (ingresso città), via Senese (uscita città), via Sestese (sia in ingresso che uscita città), viale Petrarca (sia in ingresso che uscita città), viale Galilei (direzione piazzale Michelangelo), lungarno Aldo Moro (uscita città), via Generale Dalla Chiesa (ingresso città), via del Gignoro (direzione viale Verga).

Ventuno postazioni di controllo in tutto per limitare la velocità e cercare di ridurre il numero degli incidenti e garantire maggiore sicurezza stradale, ma oltre a queste la prefettura ha autorizzato anche il posizionamento di tre ulteriori nuovi autovelox in viale Nenni (ingresso città), viale Redi (uscita città), viale Michelangelo (verso piazza Ferrucci).

Ciò che però in molti hanno notato è che in questi giorni si stanno sostituendo alcuni degli autovelox più anziani. E' Palazzo Vecchio a confermarlo.. Si tratta "di un tassello del processo di modernizzazione della rete del sistema di rilevamento partito dopo il decreto prefettizio che settembre scorso ha nuovamente autorizzato le 21 postazioni per il controllo automatico in funzione in città" (la localizzazione di tutti gli autovelox si può vedere sul sito delle polizia municipale).

L'approvazione è arrivata sulla base dei requisiti previsti dal Decreto Semplificazioni del 2020 comprendenti i dati dell'elevata incidentalità delle strade, l'evidenza statistica di una diminuzione sensibile di questa dopo l'installazione dei sistemi di rilevazione della velocità, la visibilità del dispositivo, il dato delle velocità massime rilevate in città con punte massime, fa sapere Palazzo Vecchio, di 160 km/h.

Sono quattro le postazioni che in questi giorni stanno cambiando aspetto, e sono le quattro postazioni più "temute" dai trasgressori.
I quattro box in oggetto in viale Etruria (uscita città), via Marco Polo, via Giovanni Agnelli e viale XI Agosto non sono più su base stradale ma su palo e sono certamente meno visibili dagli utenti della strada.
"I box sostituiti - si legge in una nota - andranno a loro volta a rinnovare altre postazioni fino ad una completa revisione della strumentazione in uso". Ma a tanti rimane il dubbio sulla regolarità di questi strumenti definiti già "sparamulte" poichè hanno un raggio d'azione più lungo e più ampio dei precedenti a fronte di una minore visibilità.

Le postazioni su palina sono comunque sottolinea Palazzo vecchio "sempre contraddistinte da pittogramma della Polizia Municipale come lo erano i box e precedute da segnaletica di preavviso del controllo della velocità".

Quindi, prosegue la nota di Palazzo Vecchio, "invitando gli utenti della strada a mantenere la velocità nei limiti imposti a prescindere o meno di una postazione di controllo della velocità, si ricorda infine che il controllo viene effettuato, come previsto dal Regolamento del Codice della Strada, con apparecchiature approvate dal Ministero dei Lavori Pubblici, gestite e nella disponibilità dagli organi di Polizia Stradale, sottoposte a taratura iniziale e periodica e che agli accertamenti viene applicata una riduzione del 5% della velocità con un minimo di 5 Km/h, pertanto riportiamo a titolo di  esempio, ad una sanzione notificata per una velocità di 51 km/h su di un limite di 50 km/h corrisponde una velocità effettiva di 56 km/h".

 

 

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