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Sono 13 le nuove pietre d'inciampo in città

Apposte stamattina in piazza d'Azeglio e nel pomeriggio in via Bovio, via Marsala e piazza delle Cure

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le pietre d'inciampo le pietre d'inciampo © comune di Firenze
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Continua a Firenze la posa delle pietre d'inciampo. Dopo le prime istallate lo scorso 9 gennaio con lo scopo di ricordare i luoghi dove hanno vissuto e sono state rapite le vittime dell'Olocausto, oggi per tutta la giornata sono state messe in opera nuove installazioni dell'artista tedesco Gunter Demning.

Le prime sono state posate in piazza d'Azeglio alla presenza tra gli altri, della pronipote dei due deportati, del sindaco Dario Nardella, della vicesindaca e assessora alla toponomastica Cristina Giachi, dell'assessore all'educazione Sara Funaro, dell'assessore alla cultura delle memoria Alessandro Martini, del presidente della Comunitá ebraica Marco David Liscia, di monsignor Vasco Giuliani, del questore Armando Nanei, del generale Claudio Cogliano, comandante della Scuola marescialli e brigadieri dei carabinieri di Firenzei, e dei i bambini di alcune scuole cittadine.

“Le Pietre d'inciampo servono a non dimenticare – ha sottolineato il sindaco Nardella – a ridare dignità e memoria a tanti fiorentini, ebrei e non solo, vittime delle persecuzioni nazifasciste che con il tempo sono stati dimenticati. Servono anche a costruire cittadini giusti, onesti che non perdano mai di vista i valori alla base della nostra democrazia: libertà, tolleranza e uguaglianza. Valori che ancora oggi qualcuno pensa di calpestare e che noi non possiamo assolutamente lasciare in balia della violenza e dell'odio che ancora continuano a serpeggiare nel nostro continente”.

“Il Comune ha deciso di raccontare tutte le storie che i discendenti e gli eredi dei deportati decidono di condividere con noi – ha annunciato la vicesindaca Giachi – di raccoglierle nella pagina dedicata al memoriale italiano di Auschwitz, su https://cultura.comune.fi.it/memoriale e di pubblicarle in un piccolo libro. La memoria è fondamentale, come ha detto oggi il Presidente della Repubblica Mattarella da Israele, noi facciamo di tutto per onorare il compito di custodire la memoria collettiva delle deportazioni”.

Nel pomeriggio la cerimonia itinerante è proseguita in altre zone di Firenze. In via Bovio davanti ai civici 1 e 7 dove le pietre sono dedicate a Giorgio Levi delle Trezze, Xenia Haya Poliakov e Lucia Levi. Altre cinque pietre sono state apposte in via Marsala 2 per commemorare Amelia, Augusto, Lucio e Sergio Gallico e Giulia Pacifici. Poi tre pietre sono state sistemate in piazza delle Cure 7 portando i nomi di Aldo e Giulio Levi e Adriana Castelli. Complessivamente sono state 24 le pietre che in questo mese di gennaio sono andate ad incastonate nei marciapiedi le strade fiorentine per ricordare chi perse la vita a causa del nazifascismo.

Il progetto delle pietre d'inciampo a Firenze è stato fortemente voluto dalla Comunità Ebraica di Firenze e dal Comune. Le creazioni di Demnig hanno iniziato ad incastonarsi nelle strade tedesche dal 1995 ed oggi sono ormai presenti in numerose città europee e ora anche a Firenze il progetto sta prendendo corpo come un vero e proprio percorso della memoria sulle tracce delle famiglie ebree arrestate e deportate nei campi di sterminio.

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