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Firenze suk. L'invasione selvaggia dei mezzi turistici atipici che violentano Firenze

La recente norma che liberalizza il trasporto turistico farà aumentare la giungla urbana? Sempre più le segnalazione di violazioni nell'area Unesco.

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I suk indiani a Firenze I suk indiani a Firenze © facebook
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Brutti sono brutti. Decisamente atipici per la cultura e la tradizione di Firenze. Stridono con i monumenti rinascimentali e la tradizione culturale della regina del Rinascimento tutti quei mezzi a tre o quattro ruote che negli ultimi anni hanno invaso le strade di Firenze e che, con la recente norma che liberalizza il trasporto turistico, aumenteranno ancora.

Biciclette carrozzate e souk in stile indiano nel centro storico fiorentino, che rimandano ai tanti visitatori un'immagine della città falsa.

I fiaccherai fiorentini, che preservano una tradizione e un pezzo di cultura, troppo spesso e a sproposito accusati di non curarsi degli animali (proprio loro…), devono "combattere" ogni giorno con la concorrenza di un manipolo di autisti non indigeni che a malapena parlano l'italiano, spingendo imbarazzanti carrozzoni su ruote o motorizzati nel centro storico e spingendosi fin sul Piazzale Michelangelo, pieni di turisti, improvvisandosi ciceroni di una città che nemmeno loro conoscono (ho sentito con le mie orecchie uscire dalla loro bocca castronerie enormi…) o facendosi sostituire da un monotono audio registrato.

Al di là della qualità del loro servizio e della loro regolarità, che non sta a noi giudicare né verificare ma a chi di dovere, ciò che preoccupa è la loro costante violazione delle più elementari norme di rispetto e buona creanza nei confronti stessi della città che "usano", rappresentando uno dei volti peggiori dell'overtourism.

Sempre più numerose sono le segnalazioni che giungono in redazione da parte di chi vive o frequenta per una passeggiata la meravigliosa area di San Niccolò, delle Rampe del Poggi e del Piazzale Michelangelo, a proposito della loro continua violazione dell'area pedonale, che è, ricordiamo, un grande monumento patrimonio Unesco.

Gli imbarazzanti souk e carrozzoni, per abbreviare il giro centro-Piazzale e caricare più turisti possibile, anziché transitare regolarmente come da codice della strada per via dei Bastioni per poi scendere in via San Niccolò e girare in piazza Poggi, preferiscono la scorciatoia di infilarsi nell'area delle Rampe, danneggiando e rompendo le catene che dovrebbero delimitare l’area pedonale.

Controlli assenti, zero rispetto per la città o per l'area Unesco, per i pedoni e per i residenti. Può veramente essere chiamato turismo questo?

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