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Un appello per Costa San Giorgio per l’azzeramento delle proposte di delibera della Giunta Comunale

Molti sono i firmatari dell'appello per richiedere l’attivazione di una nuova procedura finalizzata al restauro degli ex Conventi, poi Scuola di Sanità Militare, in Costa San Giorgio.

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Progetto Costa San Giorgio Progetto Costa San Giorgio © nc
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Il Comune di Firenze sta procedendo a confermare definitivamente nel centro storico Unesco un progetto privato per un albergo di lusso in Costa San Giorgio al posto di un servizio già pubblico (l’ex Scuola di Sanità Militare) preventivamente ceduto dal Demanio, attraverso la Cassa Depositi e Prestiti, ad un operatore privato a prezzo di saldo (circa 1100 euro a metro quadro di superficie costruita, alla quale si aggiungono cortili e giardini per un totale di tre ettari). La decisione non tiene neppure conto del dibattito speso durante la pandemia sulla necessità di cambiare il modello turistico della città.

L’area è pregiatissima per qualità ambientali, valori architettonici e paesaggistici, incastonata com’è fra Santa Felicita, Palazzo Pitti, Giardini di Boboli, Forte Belvedere, Villa e Giardino Bardini. Le caratteristiche topografiche, urbanistiche e architettoniche, assolutamente uniche di area appartata e segreta, l’hanno difesa fino ad oggi come il brano più prezioso rimasto dei caratteri dell’antica Firenze.  Le peculiarità eccezionali del complesso, la fragilità idrogeologica, le gravi difficoltà di accesso non sono state adeguatamente considerate, e il Comune ne disciplina la trasformazione come se fosse un banale intervento di ristrutturazione edilizia. Le 135 camere dell’hotel  comporterebbero inevitabilmente lo sminuzzamento degli spazi e l’alterazione di gran parte delle strutture architettoniche. Lo sventramento previsto per ospitare parcheggio sotterraneo, servizi e percorsi di accesso comprometterebbe seriamente la stabilità degli edifici e la continuità della falda che alimenta le fontane e gli invasi del giardino di Boboli. Non è contemplata un’adeguata accessibilità pubblica alle ricche risorse artistiche a vantaggio di  un ghetto di lusso sigillato e impermeabile.

Per stabilire la destinazione urbanistica è stata adottata una procedura impropria, che è partita dalla parodia di un concorso pubblico ed è sfociata in un progetto privato: il Comune ha pertanto illegittimamente rinunciato al compito di predisporre uno strumento attuativo di iniziativa pubblica e ha preferito limitare il proprio ruolo a poche indicazioni superficiali che hanno assunto acriticamente l’esito del concorso attraverso una procedura artatamente accelerata.

Il procedimento,  tenuto in stallo per un anno e mezzo, durante il quale l’operatore privato ha elaborato il suo progetto, ha subito un’accelerazione in vista della scadenza del Regolamento Urbanistico del 31 dicembre, data entro la quale ne decadrebbe l’operatività.

Facciamo appello affinché sia revocato il procedimento in atto e venga finalmente attivato quel processo di partecipazione, finora respinto nonostante l’assenso della Regione Toscana, ai fini dell’elaborazione e dell’adozione di uno strumento attuativo di analisi dettagliata e di corretto recupero dell’area, con regole vincolanti per il successivo progetto architettonico di restauro degli edifici e degli spazi aperti da parte dell’operatore privato. Solo innovando profondamente la procedura, il metodo e la gestione  della progettazione pubblica si può arrivare infatti a mitigare l’errata scelta politica di partenza di vendere a privati uno dei beni più importanti del patrimonio della città.

Hanno aderito:

  • Andrea Bagni, insegnante in pensione, membro del coordinamento di Firenze Città Aperta
  • Paolo Baldeschi, professore ordinario a r. di Urbanistica, Università di Firenze
  • Laura Baldini, già dirigente MIBAC
  • Ugo Barlozzetti, accademico d'onore dell'Accademia delle Arti del Disegno
  • Fabrizio Barocchi, professore ordinario a r. di Fisica Generale, Università di Firenze
  • Paul Barolsky, storico dell’arte, University of Virginia
  • Gianluca Belli, prof. ordinario di Storia dell’architettura, Università di Firenze
  • Mario Bencivenni, Scuola di Specializzazione Restauro dei Monumenti e del Paesaggio, Università di Roma.
  • Fabrizio Bertini, architetto, AlterPiana Firenze, Prato, Pistoia
  • Augusto Cacopardo, docente di Antropologia culturale, Università di Firenze
  • Doris Carl, storica dell’arte, Kunsthistorisches Institut di Firenze
  • Mario Carniani, fondatore e presidente onorario del Centro Guide Turismo di Firenze e Toscana
  • Simonella Condemi, storica dell'arte, già Direttrice Galleria d'Arte Moderna di Palazzo Pitti
  • Gabriele Corsani, Professore ordinario a r. di Urbanistica all'Università di Firenze
  • Giovanni Carbonara, professore ordinario a r. di Restauro architettonico presso la "Sapienza", Università di Roma
  • Carlo Carbone,  docente a r. di Urbanistica, Università di Firenze
  • Paolo Celebre, architetto, Firenze
  • Amos Cecchi, saggista, già assessore del comue di Firenze
  • Donatella Chiari, storica dell'arte
  • Giacomo Chiari, già Chief Scientist del Getty Conservation Institute
  • Paul Richard Corner, professore ordinario di Storia dell'Europa, Università di Siena, Senior Fellow, St. Antony's College, Oxford
  • Daniela Dacci, fondatrice del Giardino dei Ciliegi, consulente del lavoro
  • Sabina Laetitia de Waal, segretario dell’Associazione di volontariato Idra
  • Girolamo Dell’Olio, presidente dell’Associazione di volontariato Idra
  • Andrea De Marchi, professore ordinario di Storia dell'arte medioevale Università di Firenze
  • Riccardo Dalla Negra, professore ordinario di restauro a r., Università degli studi di Ferrara 
  • Benedetto Di Cristina, architetto, professore associato a r. Progettazione architettura, Università di Firenze
  • Gian Franco Di Pietro, professore ordinario a r. in Urbanistica, Università di Firenze
  • Pier Paolo Donati, redattore di «Paragone Arte», già docente Università di Firenze
  • Giancarlo Donati Cori, già Direttore Unità Operativa Farmaceutica Territoriale Azienda Sanitaria Firenze
  • Claudia Echinger-Maurach, storico dell’arte, Università di Münster, Germania
  • Lucia Evangelisti - M.Phil. In Environmental Physics Nottingham University
  • Giovanni Fanelli, professore ordinario di Storia dell’architettura a r., Università di Firenze
  • Giovanni Maria Fara, professore ordinario di Storia dell'arte moderna, Università Ca' Foscari di Venezia
  • Antonio Floridia, politologo, dirigente della Regione Toscana
  • Maria Cristina François, già docente a contratto presso l'Università di Firenze e l'European University Institute
  • Angelo Gaccione, scrittore, Milano
  • Marco Geddes da Filicaia, medico, già assessore al Comune di Firenze
  • Teresa Gobbò Di Pietro, ricercatrice a r. presso la Facoltà di Architettura, Università di Firenze
  • Grazia Gobbi Sica, già docente presso la Facoltà di architettura, Università di Firenze
  • Giuseppe Grazzini, professore ordinario a r. di Fisica Tecnica, Università di Firenze
  • Anna Guarducci, professoressa associata di Geografia, Università di Siena
  • Anna Guerzoni, architetto, fondatrice, presidente della coop. “Il Moro-Podestà” per la difesa del Patrimonio Pubblico
  • Margaret Haines, Harvard University Center for Italian Renaissance Studies, Senior Research Associate Emerita
  • Diana Hall, Independent Researcher, Australia
  • Gianna Innocenti, tecnico conservatore del Sistema Museale di Ateneo, Università di Firenze
  • Lucia Lepore, ICOMOS Italia, già docente di Archeologia, Università di Firenze
  • Alta Macadam, saggista, autrice Blue Guide Florence
  • Alberto Magnaghi, professore emerito di Pianificazione territoriale, Università di Firenze
  • Giovanni Mari, professore ordinario a r., di Filosofia, Università di Firenze
  • Anna Marson, professoressa ordinaria di Pianificazione del territorio, Università IUAV Venezia
  • Vittorio Maschietto, architetto, Firenze
  • Marco Massa, professore ordinario a r. Università di Firenze
  • Maria Grazia Messina, già ordinaria di Storia dell’Arte contemporanea, Università di Firenze
  • Rita Micarelli, IIAS International institute for Advanced Studies in System Research and Cybernetics, Ontario
  • Piero Micheli, architetto, già direttore dell’Ufficio di Belle Arti del Comune di Firenze
  • Serena Padovani, già direttore della Galleria Palatina di Pitti
  • Raffaele Paloscia,  professore ordinario di Tecnica e Pianificazione urbanistica, Università di Firenze
  • Paolo Paoletti, ricercatore storico d’archivio
  • Antonio Paolucci, già ministro dei Beni Culturali
  • Ernestina Pellegrini, docente di Letterature comparate, Università di Firenze
  • Stefano Pezzoli, già funzionario dell’Istituto per i Beni Artistici, Culturali e Naturali della Regione Emilia-Romagna
  • Giorgio Pizziolo, professore ordinario a.r.di  Pianificazione territoriale, Università di Firenze
  • Daniela Poli, professoressa ordinaria di Tecnica e Pianificazione Urbanistica, Università di Firenze
  • Enzo Pranzini, già professore ordinario di Geografia fisica e geomorfologia, Università di Firenze
  • Silvio Ramat, professore emerito di Letteratura italiana contemporanea, Università di Padova
  • Romano Rinaldi, professore ordinario a.r. di Mineralogia, Università di Perugia
  • Leonardo Rombai, professore ordinario a r.  di Geografia, Università di Firenze
  • Giuliano Rossetti, vignettista
  • Adele Seniori Costantini, medico epidemiologo
  • Mariarita Signorini, già presidente nazionale di Italia Nostra, ora Vicepresidente Toscana
  • Beatrice Sica, professoressa associata, University College London
  • Massimo Tarassi, già dirigente ufficio cultura Provincia di Firenze
  • Anchise Tempestini, storico dell’arte, Firenze
  • Guido Tigler, professore associato di Storia dell'Arte Medievale, Università di Firenze
  • Antonella Trocino, presidente dell'Associazione Beni Comuni "Stefano Rodotà"
  • Paolo Ventura, professore ordinario a riposo di Urbanistica, Università di Parma
  • Samuel Vitali, redattore responsabile delle Mitteilungen des Kunsthistorischen Institutes in Florenz
  • Mara Visonà, già docente di Storia dell'arte moderna, Università di Firenze
  • Elissa B. Weaver, professor hemeritus of Italian Language and Literature, The University of Chicago
  • Luigi Zangheri, professore a r. della Facoltà di Architettura, Università di Firenze

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