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Operazione dei carabinieri forestali a Scandicci. Fermato uomo per foraggiamento illegale di cinghiali

L’area in questione di circa venti metri quadrati, ubicata all’interno di una zona boscata, era facilmente visibile poiché il terreno risultava...

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Un immagine dell'intervento Un immagine dell'intervento © Carabinieri - Ufficio stampa
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Firenze, 9 agosto 2024. Militari della Stazione Carabinieri Forestale di San Casciano Val di Pesa (FI), sulla base di una segnalazione, si recavano nei pressi di Via di Giogoli del Comune di Scandicci (FI), per verificarne la veridicità. Si trattava, a detta del segnalante di una attività di foraggiamento di cinghiali a fini di abbattimento.

L’area in questione di circa venti metri quadrati, ubicata all’interno di una zona boscata, era facilmente visibile poiché il terreno risultava privo totalmente di manto erboso, per il continuo transito dei selvatici e luogo di pasturazione degli stessi.

I militari notavano la presenza a pochi metri dall’area di foraggiamento di un’altana cioè una postazione sopraelevata in legno, destinata all’appostamento per fini venatori. La struttura era abusiva, situata a circa 3 metri rispetto al terreno, con due aperture nella parte frontale in direzione del punto di foraggiamento di animali, usato presumibilmente come punto di sparo della fauna selvatica. Venivano effettuati altri sopralluoghi e appostamenti durante uno dei quali l’area appariva

cosparsa di una notevole quantità di mais frammisto a fondi di caffè (quest’ultimo utilizzato perché particolarmente gradito dai cinghiali) e pezzi triturati di mais derivanti evidentemente dal morso di ungulati. Erano poi chiaramente visibili le tracce di cinghiali che vi si erano concentrati durante la notte per cibarsi del mangime.

Ma soprattutto la P.G. notava una chiazza di sangue fresca e tracce di trascinamento ad indicare che in loco era avvenuta l’uccisione di un animale.

Durante un appostamento, nel primo mattino giungeva sul posto un uomo che teneva in mano una busta di plastica contenente granturco che veniva da questi sparso al suolo. I CC forestali si qualificavano contestando all’uomo la condotta illecita.

L’uomo mostrava ai militari un contenitore in cartone di 25 Kg pieno di granturco in precedenza aperto. Da accertamenti documentali emergeva che il soggetto era in possesso di porto d’armi ma non dell’abilitazione per la caccia di selezione ai cinghiali, pertanto nello specifico l’attività di foraggiamento di cinghiali con la finalità di attrarre per poi cacciare i cinghiali risultava del tutto irregolare.

I Carabinieri forestali procedevano dunque a segnalare il pensionato all’AG per violazione dell’art. 7 co. 2 L. 221 del 28.12.2015, che pone il divieto di foraggiamento di cinghiali, ad esclusione di quello finalizzato alle attività di controllo, condotta sanzionata penalmente dall’Art. 30 co 1 lett L) della L. 11.02.1992 n. 157 sul prelievo venatorio.

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