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Critiche di Forza Italia per il Consiglio Comunale di Barberino di Mugello

La nota di Alberto Lopez, referente di Forza Italia a Barberino di Mugello, sulle scelte amministrative della maggioranza PD a Barberino di Mugello

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La Sindaca di Barberino di Mugello Sara Di Maio La Sindaca di Barberino di Mugello Sara Di Maio © profilo Facebook
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Lunedì 18 novembre, presso il Palazzo Pretorio in piazza Cavour, si è svolta una seduta del Consiglio Comunale di Barberino di Mugello.

Una nota inviata da Alberto Lopez, referente di Forza Italia nel territorio, mette in luce i punti più critici della seduta: dal Piano Operativo recentemente approvato, con l’ammissione del Sindaco Sara Di Maio su importanti destinazioni d'uso dell'area ex Rifle, fino alle modifiche statutarie della Società della Salute del Mugello.

Non mancano le critiche alla gestione dei fondi in Corso Bartolomeo Corsini, con costi rilevanti per i cittadini e un progetto di rigenerazione ancora privo di contorni definiti.

Lunedì 18 novembre presso i locali del Palazzo Pretorio in piazza Cavour di Barberino di Mugello si è tenuta la riunione del Consiglio Comunale in seduta straordinaria. La seduta per effetto delle comunicazioni del Sindaco, riguardanti doverose precisazioni sul Piano Operativo di recente approvazione, si apre in continuità con l’ultimo Consiglio avuto luogo il 30 ottobre.
In concreto, il Sindaco Sara Di Maio smentisce se stessa, riconoscendo che nell’area urbana nota come ex Rifle, oltre alla destinazione direzionale e servizi, è esplicitamente compresa anche quella di servizi sanitari che comporta la possibilità di includere RSA e cliniche private ma, testuali parole, “non nelle dimensioni riportate dalla stampa”.

Inevitabile l’interrogativo: era reticente o ignorante, nel senso letterale della parola che ignorava il contenuto di una riqualificazione così significativa di un’area tanto rilevante per Barberino ed il Mugello? Qualsivoglia sia la risposta, il fatto dovrebbe destare preoccupazione, a maggior ragione considerando che in precedenza neppure in Giunta ci fosse stato alcuno in grado di dare risposte più corrette.

Un altro punto all’ordine del giorno di interesse per le attività sanitarie sul territorio, che vede coinvolta in un ruolo di primo piano anche l'Azienda U.S.L. Toscana Centro, prevedeva l’approvazione delle modifiche dell’atto costitutivo e dello Statuto del Consorzio Società della Salute del Mugello. Come deliberato dall’assemblea dei soci del 24 ottobre tra le modifiche più rilevanti si trova la possibilità di assumere direttamente nuovo personale, utilizzando le risorse finanziarie messe a disposizione dagli enti consorziati, per i quali si applica il trattamento giuridico ed economico previsto per i dipendenti del servizio sanitario nazionale e la drastica riduzione della percentuale di maggioranza dei soci, dal 68% al 51%, necessaria per l’esercizio di funzioni fondamentali quali, l’elezione del Presidente, l’approvazione del rendiconto della gestione, dei conferimenti straordinari, dell’elezione dei componenti non di diritto della Giunta Esecutiva e la definizione degli indirizzi per la predisposizione del Piano integrato di salute/Programma Operativo Annuale.

Il Partito Democratico nel nome, nei fatti riduce le garanzie di controllo dei componenti del Consorzio a danno dei Comuni più piccoli. Di fronte a questa riduzione degli spazi democratici e ad insoddisfacenti rassicurazioni che queste modifiche non comportino aggravi finanziari per la Società della Salute, la capogruppo del Centro Destra per Barberino di Mugello, Silvia Castellani (FdI) ha espresso voto contrario. 

Altro tema di interesse per le tasche dei contribuenti barberinesi e per la qualità della vita e dei servizi sul territorio è il destino che la Giunta comunale ha intenzione di riservare ai fondi in Corso Bartolomeo Corsini, dove erano stati insediati gli uffici comunali in seguito al terremoto del 2019 che aveva reso inagibile la sede del palazzo comunale. Nonostante i lavori di ristrutturazione siano terminati e la nuova sede sia stata inaugurata il 25 maggio, il Comune ha deciso di rinnovare i contratti di affitto di sei locali per un ammontare di poco meno di ottomila euro ogni tre mesi, ai quali si devono aggiungere altri seimila euro di implementazioni impiantistiche antintrusione in due fondi per custodire le opere che l’artista di fama internazionale Giuliano Vangi ha lasciato al comune nell’attesa di una loro adeguata valorizzazione.

A fronte di queste spese non indifferenti la Giunta ha saputo solo vagheggiare un progetto di rigenerazione, dai contorni che dire tutt’altro che definiti è un generoso eufemismo, per ospitare attività che dovrebbero rivitalizzare il Corso, quando i costi, invece, sono ben chiari. Nell’insieme emerge un quadro dove gli interessi dei cittadini vengono posti in secondo piano rispetto ad esigenze di altra varia natura che ciascuno può desumere liberamente.

Alberto Lopez

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