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La scomparsa di Francesco Viliani. Il fornaio

Un suo antenato giunse a Borgo ai primi del ‘600 dalla frazione di Vaglia denominata “Viliani”come mugnaio al Bosso

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Francesco Viliani Francesco Viliani © A. GIovannini
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Il tempo di accompagnare all’ultima dimora l’amico Luigi Banchi, ecco altra dolorosa notizia per la scomparsa di altro caro amico, Francesco Viliani, il fornaio per antonomasia di Borgo San Lorenzo e del Mugello, come spiegheremo brevemente in seguito. Aveva 90 anni, e nonostante gli acciacchi e la salute malferma, Francesco fino a pochi giorni orsono era all’interno del sua panetteria accanto al figlio Antonio, che prosegue dopo 12 generazioni questa importante attività artigianale, rendendosi ancora utile a tutto quello che concerne il lavoro di fornaio.

Borghigiano amante del suo paese e delle sue istituzioni, confratello della Misericordia, donatore di sangue, generoso e affabile, profondamente credente senza se e senza ma (suo fratello don Aldo fu cappellano a Borgo, cappellano militare e  parroco a Montespertoli), Francesco, come il ricordato Luigi Banchi, è stato per quasi 20 anni cassiere dell’A. S. Fortis Juventus 1909 e socio del Club Ciclo Appenninico 1907. Certo che la figura di Francesco non passava inosservata; era un bell’uomo, alto distinto, sempre immancabilmente sorridente con tutti, in modo particolare per le due-tre generazioni di borghigiani che acquisivano il pane al suo forno e la vasta clientela che aveva nel territorio. Quante volte con il suo furgone andava a portare giornalmente decine e decine di schiacciate all’olio e pane profumate alle diverse ristorazioni.

La storia di questa famiglia, come sopra scritto, è semplice. Ai primi del ‘600 Giovan Antonio Viliani del fu Domenico, abitante a “Viliani”, acquisì in Mugello un Mulino attiguo al Bosso, all’epoca ovviamente fuori dalle mura del castello; da “mugnai” e “panicoli”, quindi “panettieri” ed infine “fornai”, di generazioni in generazioni. Senza ombra di dubbio il Forno Viliani nel Corso (anticamente era in via del Canto, poi in Malacoda con il fratello Rolando), è l’esercizio commerciale più antico del Mugello. E di questo Francesco, che entrò in “bottega” a soli 9 anni, ne era orgoglioso, raccontandoci più volte che dopo la Grande Guerra, durante l’epidemia della “spagnola”,  quindi il terremoto, senza contare il dopo della seconda guerra mondiale, il suo forno sfamò tantissime famiglie senza NULLA CHIEDERE!! 

Questi sono i personaggi che hanno onorato le secolari pietre del paese. Alla moglie Vittoria, al figlio Antonio, e a tutti i suoi cari le nostre sentite condoglianze e un grande abbraccio. I funerali avranno luogo giovedì 29 agosto 2024, alle ore 15,45 nella Pieve di San Lorenzo.    

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