
Riceviamo e pubblichiamo una nota di Fratelli d'Italia Borgo San Lorenzo - Scarperia e San Piero
C’è un’Italia che si sente lasciata indietro, e non sta zitta. Domani pomeriggio, in Piazza Cavour a Borgo San Lorenzo, quella voce si farà sentire forte e chiara. È la voce di chi, dal Mugello, guarda a Firenze con preoccupazione, mentre lo Scudo Verde — la nuova misura pensata per ridurre il traffico e l’inquinamento a Firenze — si profila all’orizzonte come una barriera, più che una soluzione.
Fratelli d’Italia ha scelto di scendere in campo, e lo fa con una raccolta firme dalle 16 alle 19, accompagnata dalla presenza di Elisa Tozzi, consigliera regionale, e di Alessandro Tomasi, sindaco di Pistoia e candidato alla presidenza della Regione Toscana. Ma la voce che più colpisce arriva proprio da chi questo territorio lo vive ogni giorno, come Fabio Ceseri, coordinatore del Circolo Fratelli d’Italia di Borgo San Lorenzo, Scarperia e San Piero:
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“Lo Scudo Verde a Firenze penalizza i mugellani — denuncia Ceseri — perché costringe chi vive fuori città, ma ci lavora o studia, a sostenere costi aggiuntivi o limitazioni ingiustificate. È una misura che colpisce i cittadini senza risolvere davvero il problema ambientale.”
Si respira una piccola disaffezione nei confronti della città che impone, nei piccoli comuni, dove ogni scelta fatta a Palazzo Vecchio si riflette come un’onda lunga sulla vita quotidiana di chi deve spostarsi, organizzarsi, adattarsi. E che spesso non ha alternative reali.
In piazza ci saranno tante persone. Gente che chiede risposte, non slogan. Perché, come spesso accade nella politica dei territori, non si tratta di essere “contro” qualcosa per ideologia, ma di chiedere equilibrio. E rispetto per chi vive ai margini della metropoli, ma ne tiene in piedi il tessuto economico e sociale.
La protesta del Mugello, che inizia a Borgo San Lorenzo, potrebbe essere solo l’inizio. Con le elezioni regionali all’orizzonte, ogni voce che si alza diventa eco. E ogni firma raccolta, un messaggio politico chiaro: l’ambientalismo non può prescindere dalla giustizia sociale.