Gemellaggio informale con Muccia, comune terremotato. L'idea di Vaglia

Gemellaggio informale con Muccia, comune terremotato. L'idea di Vaglia © n.c.

Sfruttare i legami che, in quanto terra di origine di un consigliere comunale di Vaglia, ci sono tra il paese mugellano ed il piccolo borgo di Muccia (Macerata), devastato dal terremoto. Ecco come il sindaco espone il progetto:

Ieri in consiglio comunale ho anticipato, nelle comunicazioni, un progetto, che avevo in mente, di aiuto agli uomini ed alle donne colpiti dal terremoto. Non sull'onda emotiva, ma con ponderatezza, anche dopo che l'attenzione mediatica è scemata, vorrei poter mettere a disposizione una somma del bilancio comunale per finanziare un pezzettino della ricostruzione nel centro Italia. Pensavo ad un gemellaggio informale, ma sostanziale, con un comune dell'area, che ci desse l'indicazione di un obiettivo preciso dove far confluire i soldi: concorrere a sistemare una scuola, un circolo, una strada..... Attorno a questo progetto vorrei far aggregare anche la solidarietà privata, di noi cittadini, famiglie, che vogliono fare un'offerta che vada ad arricchire il fondo. Un pezzo di Vaglia che fa ponte con chi soffre. Ma quale comune scegliere? “Io vengo da quelle parti. Il mio paese è tutto inagibile!” Claudio Scuriatti, consigliere di Forza Italia, mi ha proposto di adottare un progetto del suo paese natale: Muccia, in provincia di Macerata, posto tra il Col Fiorito e Camerino. L'idea mi è piaciuta, la scelta che cade non casualmente, che si incardina con un aggancio in seno all'istituzione. “Buonasera, sono il sindaco del Comune di Vaglia, in Provincia di Firenze, mi ha dato il suo numero di telefono Claudio.........” Di cellula in cellula, di là c'era Mario Baroni, mio collega sindaco di Muccia. Siamo passati subito al tu: “Il 90% di edifici inagibili, scuole, teatro, municipio........Un paese abbandonato.....” Muccia, meno di mille abitanti, metà estensione territoriale di Vaglia. Il telefono mi portava una voce forte, un po' sconsolata, di chi ha davanti un compito immenso, non valutabile. Diamogli una mano.