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Intorno a Giotto nel suo Mugello. Grande convegno a Vicchio

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Intorno a Giotto nel suo Mugello. Grande convegno a Vicchio Intorno a Giotto nel suo Mugello. Grande convegno a Vicchio © n.c.
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Continuano a ritmo intenso, prima che l’anno in essere tramonti sul viale della storia, gli eventi, le manifestazioni, le conferenze, gli incontri, le tavole rotonde ed altre iniziative che si sono susseguite in occasione del 750° anniversario dalla nascita di Giotto (com’è nostro costume abbiamo aperto un catalogo-archivio affinché tutto quello organizzato ne resti ne resti testimonianza), che sabato prossimo 16 settembre 2017, si terrà nel Teatro “Giotto” a Vicchio di Mugello, un atteso convegno organizzato dal “Consorzio Mugello Mediceo” a cura del Prof. Angelo Tartuferi , denominato “- Intorno a Giotto nel suo Mugello a 750 anni dalla nascita. Approfondimenti critici e nuove ipotesi-”. Dato che tutte le volte, nel corso dei secoli, quando veniva ricordata, la sua nascita o la sua morte, insomma una data significativa su Giotto, ne sono venute fuori sempre polemiche, fra le opposte fazioni, più o meno accese, di dove sia nato, dove ha vissuto, chi erano i suoi parenti, e giù giù, facendosi scudo di carte e carteggi, ritrovati e consultati. Insomma una “querelle” che continua anche in questa significativa data dove si commemorano i 750 anni nascita del Sommo Maestro e questo convegno si spera che possa dipanare qualche discrepanze da parte di personalità di ordine nazionale ed internazionale. I nostri lettori (a migliaia hanno seguito tutti gli articoli che sono stati pubblicati da OK!Mugello dal 1 gennaio 2017), potranno leggere nel programma allegato, le personalità che prenderanno parte a questo convegno che avrà inizio (ripetiamo sabato prossimo 16 settembre 2017) alle ore 9 per concludersi nel tardo pomeriggio. S critto questo nel nostro piccolo, vogliamo ritornare sopra la famosa “Madonnina di Giotto”, che si venera, per i cristiani e si nota per i laici, all’interno della Pieve di San Lorenzo a Borgo San Lorenzo, poiché questa piccola tavoletta, molto probabilmente tolta da una pala ben più grande, si trovava per quasi 500 anni nell’Oratorio degli Azzurri successivamente detto di Sant’Omobono, Oratorio davanti alla stessa Pieve borghigiana. Dato che possediamo il secondo tomo del “Cronicum” della Congregazione (il primo è andato disperso al tempo delle soppressioni granducali), inizia dal 1792, e lo scrivano prima di trascrivere quella che sarà la futura attività religiosa e sociale, ricorda con minuziosità gli anni - prima e seconda metà del ‘700 - che Sant’Omobono rimase chiuso, i tanti oggetti andati dispersi, e finalmente il sospirato giorno in cui due “fratelli” a precisamente Antonio Gordini esercente in fasce, ed Agostino Giovannini segantino e boscaiolo (discendente in linea diretta dello scrivente di queste note), andarono dal Cancelliere Granducale Giovanni Bacci e dal Gonfaloniere del Castello del Borgo N.H. Giacomo Romanelli che aveva abitazione in piazza del Tribunale accanto al Palazzo Podestarile (attuale piazza Garibaldi), per farsi riconsegnare le chiavi dell’Oratorio di Sant’Omobono per finalmente, dopo 50 anni, riaprirlo. Quando entrarono all’interno si trovarono davanti una chiesa completamente spoglia, e lo scrivano ( presumiamo fosse Giuseppe Bruschi), redasse un inventario nel Cronicum, di quel poco che non era ancora stato rubato o spaccato. Quando si trovò davanti alla famosa e veneratissima Madonna degli Azzurri detta la “morettina” per il volto nero dal fumo delle candele che gli erano state accese nel corso dei secoli, ecco quello che scrisse nel Cronicum lo scrivano di Sant’Omobono.

“ - …. Anno 1792 ….torniamo alla consegna della Chiesa la sera del 30 giugno e insieme al Gordini, al Giovannini ed all’Operaio, v’era don Giuseppe Ulivi e facendo l’inventario degli arredi, non trovarono altro che un quadro nel mezzo alla chiesa in un frontone dorato e intagliato con una mantellina lacera che copriva il ritratto della Vergine che in detta chiesa s conserva sull’Altare tutto di pietra ben lavorato, la Mensa spogliata senza neppure l’incerato della Pietra Sacra….. etc,etc –“.
Ecco questa rarissima testimonianza della Madonnina degli Azzurri, che dopo 180 anni si doveva rivelare un’opera giovanile di Giotto. Invitiamo quindi tutti gli amici delle associazioni culturali, artistiche e storiche di presenziare a Vicchio a questo convegno ad alto livello, dopo 115 anni (1901) dall’inaugurazione della statua di Giotto dello scultore Italo Vagnetti. Foto 1. La locandina del convegno su Giotto a Vicchio di Mugello Foto 2. Il prof. Giorgio Bonsanti, uno dei relatori, alla Casa di Giotto durante un convegno artistico con alcuni amici mugellani (Giovannini, Marini, Paladini)           Foto 3. Il programma completo del convegno su Giotto a Vicchio di Mugello (Teatro Giotto) Foto 4. Ecco come presumibilmente si presentò davanti agli occhi, il 30 giugno 1792, di Antonio Gordini, Agostino Giovannini, Giuseppe Bruschi e don Giuseppe Ulivi, “fratelli” dell’Oratorio di Sant’Omobono, la tavoletta della “Madonnina degli Azzurri”, risultata poi nel 1980 opera giovanile di Giotto. Foto 5. Il testo che parla della Madonna degli Azzurri, che poi si rivelerà di Giotto, tratto dal Cronicum dell’Oratorio di Sant’Omobono.

 

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Commenti 3
  • Teresa

    MENO MALE CHE QUALCUNO TIENE LE REDINI STRETTE SULLA NOSTRA STORIA. MENO MALE. GRAZIE A OK!MUGELLO

    rispondi a Teresa
    lun 11 settembre 2017 07:01
  • Giuseppe

    Che scena deve essere stata 220 anni fa quello dei soci di Sant'Omobono entrare in Chiesa e vedere quello che c'era dopo 40 anni di abbandono. Fortunatamente la Madonnina era ancora al suo posto.

    rispondi a Giuseppe
    lun 11 settembre 2017 01:45
  • Paola

    Quanta storia su Giotto, molto bello. Grazie

    rispondi a Paola
    lun 11 settembre 2017 01:34