La scorsa notte la Polizia di Stato ha arrestato in Piazzale di Porta al Prato un cittadino marocchino di 33 anni e una 19enne originaria della provincia di Arezzo, accusati di rapina aggravata in concorso.
A vivere la disavventura un cittadino pakistano di 22 anni che, intorno alle 3.00, passeggiava in via dello Statuto quando sarebbe stato avvicinato dalla coppia.
Secondo quanto ricostruito dalle volanti di via Zara, il 33enne, senza un apparente motivo, avrebbe iniziato a colpire il giovane con calci e pugni e, nel frattempo, la ragazza avrebbe approfittato della colluttazione per portare via dalle tasche della vittima sia lo smartphone che il portafogli contenente oltre 100 euro in contanti e diverse carte di credito.
I due si sarebbero poi velocemente allontanati in direzione Piazza della Costituzione lasciando la vittima a terra, ma la scena non sarebbe sfuggita agli occhi di alcuni passanti che hanno immediatamente contattato il 112 Nue dopo un coraggioso tentativo di seguire i fuggitivi.
Le volanti si sono subito messe sulle tracce dei presunti autori del gesto, rintracciando, poco più tardi nei pressi di Piazzale di Porta al Prato, una coppia corrispondente proprio alle descrizioni acquisite: a tradire i due sarebbe stata la maglia rossa indossata dall’uomo e rimasta parzialmente strappata verosimilmente proprio durante la precedente colluttazione.
A seguito degli accertamenti, dalle tasche del cittadino marocchino è saltato fuori un cellulare di dubbia provenienza e dal suo zaino 14 pacchetti di sigarette ancora sigillati, mentre, in possesso della donna, sono stati trovati dagli agenti altri due telefoni ed una collanina in oro.
Dopo gli opportuni controlli, gli agenti hanno appurato che uno dei cellulari combaciava perfettamente con il maltolto sottratto al 22enne in via dello Statuto ed al quale è stato immediatamente restituito.
Una volta acceso, sullo smartphone della vittima sono arrivate una serie di notifiche di pagamenti relative all’acquisto di diversi pacchetti di sigarette effettuati con la tecnologia del contactless.
Sequestrati dai poliziotti gli altri oggetti trovati e sui quali sono in corso degli ulteriori accertamenti, per la coppia è scattata anche una denuncia per ricettazione e una per indebito utilizzo di strumenti di pagamento.
I due, entrambi già noti alle forze di polizia, su disposizione della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Firenze, sono stati accompagnati al carcere fiorentino di Sollicciano.
Si precisa sempre che l’effettiva responsabilità delle persone indagate e la fondatezza delle ipotesi d'accusa a loro carico, dovrà essere sempre valutate nel corso del successivo processo e che al momento le stesse sono assistite da una presunzione di innocenza.