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La tragedia di Giovanni Becciolini al centro del nuovo libro di Stefano Bisi

La storia di Giovanni Becciolini rivive nel libro di Stefano Bisi: memoria e denuncia delle atrocità fasciste

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Stefano Bisi Stefano Bisi © N. c.
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Nella Sala delle Feste di Palazzo Bastogi, alle ore 17 di oggi mercoledì 27 novembre verrà presentato il nuovo libro di Stefano Bisi, dedicato alla figura di Giovanni Becciolini, massone, repubblicano e antifascista, brutalmente ucciso nella "Notte di San Bartolomeo" del 1925 a Firenze. L’opera ripercorre la tragedia di quella notte, definita da Vasco Pratolini un’apocalisse, in cui furono colpiti a morte anche altre figure come l’avvocato Gustavo Console e l’imprenditore Gaetano Pilati.

Becciolini, ricordato sulla sua tomba a Trespiano come un uomo che "ammonisce i viventi" sui pericoli delle dittature, è un simbolo del sacrificio per la libertà e un esempio di coraggio civile. La sua morte segnò profondamente anche la sua famiglia, costretta all’esilio in Francia e in Svizzera.

Il libro di Bisi sottolinea l’importanza della memoria storica per comprendere e opporsi alle derive autoritarie. L’autore evidenzia il ruolo di Becciolini nella lotta antifascista e ricostruisce con grande rigore la furia del regime che quella notte colpì Firenze, sgombrando le strade con la violenza e lasciando impuniti i responsabili.

Stefano Bisi, giornalista di lungo corso, è vicedirettore del Gruppo Corriere e autore di numerosi libri, tra cui Mitra e Compasso e Stradario massonico di Siena. Massone dal 1982, ricopre il ruolo di Gran Maestro del Grande Oriente d’Italia dal 2007. La sua carriera giornalistica, iniziata con passione negli anni Sessanta, lo ha portato a dirigere importanti emittenti locali e a distinguersi come autore di pubblicazioni di grande impatto storico e sociale.

Con questo libro, Bisi conferma il suo impegno a mantenere vivo il ricordo delle vittime del fascismo, come Giovanni Becciolini, il cui sacrificio rimane un ammonimento per le generazioni future.

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