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Giuliano Vangi in mostra a Firenze

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Giuliano Vangi in mostra a Firenze Giuliano Vangi in mostra a Firenze © n.c.
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Venerdì 21 settembre 2012 è stata inaugurata a Firenze, presso la Galleria Farsettiarte, lungarno Guicciardini 21, la Mostra personale di Giuliano Vangi “Sculture e Disegni. Veio”. All’inaugurazione era presente il critico Philippe Daverio che ha intrattenuto i presenti con una conversazione sull’opera di Vangi. La mostra rimarrà aperta fino al 18 novembre, con orario 10-13.00; 14,30-19.30 e ingresso libero.La mostra presenta alcune sculture del maestro e disegni di studi preparatori. Tra le opere in mostra spicca “Veio” protagonista dell’esposizione. Questa scultura rappresenta un motociclista in bronzo, con un elmo greco al posto del casco, in sella ad una vera moto Triumph Tiger 500 che percorre una strada fino ad arrivare ad un paese. Il centauro tende il braccio destro con enfasi, verso la piccola città sullo sfondo, con un gesto aggressivo e di possesso. Il contrasto tra la figura e l’antico elmo sta a significare che la violenza e l’istinto disopraffazione fanno parte della storia millenaria dell’uomo. Spiega l’artista: “Hovoluto rappresentare l’uomo aggressore perché il tema è sempre questo, l’uomocon le sue violenze, le dolcezze, ma anche le ricerche piene d’ansia”. Il critico Massimo Bertozzi ha scritto a proposito di questa opera di Giuliano Vangi: “Veio rappresentava per Roma un fastidio e un ostacolo. Un fastidio, perché la presenza, a qualche miglio di distanza, di una città antica, sviluppata e potente riusciva ad appannare il prestigio dell’Urbe; un ostacolo perché, con la sua sola esistenza, metteva in discussione una supremazia territoriale faticosamente conquistata e poteva condizionare le evidenti intenzioni espansive. Veio resistette a tutte le lusinghe e infine a un assedio lungo 10 anni. Poi fu vinta, saccheggiata, ridotta a rovine. L’intenzione di collocare questo moderno “aggressore” sul luogo dove si è consumata la fine di un grande popolo e la nascita di una nazione di dominatori senza pietà, aggiunge alla scultura di Vangi un sovraccarico di suggestioni e di pathos. Quella che abbiamo davanti è una vera motocicletta, messa in forma”.L’Associazione culturale “Amici di Giuliano Vangi” è stata presente all’inaugurazione con i suoi soci, così come lo era stata a Cortina nel mese di agosto in occasione della inaugurazione dell’analoga mostra di Vangi presso la Galleria “Farsetti-arte” di quella cittadina a dimostrazione dell’attenzione, interesse e passione con cui i soci seguono l’attività artistica del maestro barberinese. (A.G.) Foto 1 : Lo scultore Giuliano Vangi Foto 2 : Lo scrittore e critico d’arte Philippe Daverio

 

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