“Mi prenderò tutto il tempo necessario”. lo disse nei primi confronti del ballottaggio e lo ha ripetuto nel corso della prima intervista pubblica post vittoria.
Senza troppi giri di parole, le neo sindaca di Firenze Sara Funaro ha detto che si prenderà tutto il tempo che serve:. “Non do anticipazioni, ci sto lavorando, al momento opportuno la annuncerò”. Difficile per lei adesso usare il bilancino per accontentare tutti coloro che reclamano un pezzetto della sua vittoria.
Ma veniamo ai tempi tecnici per avere la nuova Giunta che stanno per scadere e che sono quelli dettati delle scadenze del Consiglio comunale che è convocata per la prima seduta martedì 16 luglio e quindi per quella data avremo (finalmente) la Giunta!
Tre settimane per cercare di bilanciare gli equilibri interni e accontentare tutte le anime sia Dem che degli alleati più o meno politici e civici e per garantire a Firenze il mantenimento di una Giunta solida poiché Funaro ne avrà molto bisogno con tutti i nodi che stanno arrivando al pettine.
Le voci parlano di 10 nomi in ballo e tutti sono nomi politici (quattro di un genere e sei dell'altro) più forse, due super consulenti tecnici per la mobilità e cantieri e per la sicurezza.
Sarà sicuramente una giunta molto rinnovata rispetto alla precedente e più giovane.
Ma veniamo al toto assessori.
Della giunta uscente reclama quasi per volere divino un posto (di peso) l'ex assessore all'ambiente Andrea Giorgio che non ha nemmeno partecipato alla corsa elettorale e per cui non è noto il gradimento dei fiorentini nei suoi confronti che pare molto basso.
Ma il giovane rappresentante dell'area scheleriana e molto vicino al segretario regionale Dem Emiliano Fossi e dopo l'ingresso nella giunta Nardella successivo al trionfo Schlein al segretariato nazionale pare un predestinato e destinato all'assessorato all'urbanistica, anche se lui si "sente" perfetto per il ruolo di vicesindaco e spingerà in tal senso anche se gli ultimi rumors ipotizzano anche una riconferma all'ambiente.
Una poltrona non si può negare ovviamente ai campioni di preferenze.
Poltrona garantita allora per la campionessa Dem di preferenze ovvero la predestinata, figlia e nipote d'arte Letizia Perini (lontanissima comunque dai numeri che cinque anni fa furono di Cecilia Del Re) che potrebbe prendere il posto della neo sindaca all'assessorato al sociale.
Insieme a lei in odor di assessorato è anche l'altra giovanissima portatrice di molte preferenze e riconfermata consigliera Laura Sparavigna.
L'assessorato allo sport è molto ambito e vede in lizza per una riconferma Cosimo Guccione (altro scheleriano da accasare a cui in mancanza di assessorato potrebbe andare per ripiego anche la presidenza del consiglio comunale) ma in rampa di lancio c'è Jacopo Vicini, l'uomo di Nardella che entra in consiglio con moltissime preferenze (secondo solo a Perini) e il compito di garantire l'assoluta continuità di governo fiorentino; ma a lui potrebbe andare anche l'assessorato al turismo o addirittura il posto di vicesindaco. Rimarrebbe a bocca asciutta, ancora una volta il presidente della commissione sport Fabio Giorgetti che sogna da tempo la poltrona di assessore.
Giovanni Bettarini, ex sindaco di Borgo San Lorenzo ed ex assessore per due volte nella giunta Nardella e consigliere politico di Sara Funaro è un predestinato. A lui lo stesso assessorato, ovvero le attività produttive oppure quello al bilancio, ma si ipotizza anche in caso di equilibri da mantenere il ruolo di capo gabinetto del Sindaco.
C'è poi d'accontentare gli alleati che hanno spinto Funaro nella sala di Clemente VII in un difficile equilibrio da trovare e che causa i ritardi di cui sopra.
Dalla sua lista civica con ampia esperienza nel terzo settore un posto in giunta sarà garantito, quello al sociale a Marzio Mori.
Conferma in vista come consigliera speciale in materia di abbattimento delle barriere architettoniche (venne nominata da Nardella nell'ottobre 2023) invece per l'ex leghista Michela Monaco (prima come preferenze nella lista di Funaro)
Il risultato di Avs (5,4% nelle urne) dovrebbe produrre un posto da assessore e si fa il nome di Vincenzo Maria Pizzolo come superfavorito rispetto alla campionessa di preferenze Caterina Arciprete (622 voti). La delega al Verde e all'ambiente dovrebbe andare a rigor di logica a uno di loro, ma potrebbe creare dei grattacapi alla Giunta.
Reclama un posto di peso anche l'altro scheleriano ed ex presidente del consiglio comunale Luca Milani al cui ruolo dovrebbe andare l'ex assessora Benedetta Albanese o Caterina Biti, che ha già ricoperto in passato questo ruolo e che gratificherebbe l'area gianiana a cui spetterebbe un ruolo in giunta in base a un patto pre elettorale.
Dopo il no alla pratese Cristina Manetti capo gabinetto di Giani in regione il Presidente della Toscana reclama un posto in giunta per il pisano Dario Danti già assessore a Volterra e segretario regionale di sinistra italiana.
La sorpresa potrebbe essere Valerio Fabiani consigliere regionale del Presidente in tema di lavoro che entrerebbe in consiglio comunale per lo "scorrere" dei consiglieri nominati in Giunta.
E ai famosi tecnici, quelli che dovrebbero operare schiena a terra solo nell'interesse dei fiorentini rimarrebbero solo le briciole.
Nessun assessorato in vista ma la pillola indorata di "supertecnico". Per le infrastrutture si contendono il posto Stefano Ciurnelli e Vincenzo Tartaglia.
La speranza è che per il tema sentitissimo della sicurezza su cui non ci sono ancora nomi forti imposti dalla politica si decida di puntare sul presidente della Fondazione Antonino Caponnetto Salvatore Calleri.
I bocciati?
Tanti ed eccellenti iniziando dalla vicesindaca Alessia Bettini molto defilata in questa campagna elettorale a cui viene dato il benservito dopo dieci anni vissuti intensamente (a lei toccò anche da assessore all'ambiente il downbuster del 2015). Per lei il contentino della poltrona di una municipalizzata?
Molto probabile alla fine che rimanga a bocca asciutta, o con un ruolo sottodimensionato anche l'assessora alla sicurezza Benedetta Albanese.