Gli alpini a Casaglia. Una bella pagina patriottica, foto © n.c.
Figuriamoci se il caldo torrido ha frenato gli Alpini! Quando mai! Erano in molti a Casaglia piccola, alpestre e ultima frazione di Borgo San Lorenzo sui contrafforti appenninici, con i loro familiari, in occasione della tradizionale festa delle penne nere, ottimamente organizzata dal Gruppo Alpini di Borgo San Lorenzo, che si è svolta domenica scorsa (9 agosto 2015). Nonostante alcuni impegni non siamo voluti mancare a questo evento, semplice ma di grandi significati sociali, cristiani, umani e non per ultimo patriottici, che gli alpini riescono sempre a trasmettere, così com’è stato per tanti anni in quel di Casaglia, i cui pochi abitanti rimasti, sono ben orgogliosi di mantenere vivi quei valori di italianità vicini al loro monumento nella piazzetta centrale dove sono scolpiti i nomi dei loro Caduti della Prima Guerra Mondiale e anche della seconda. State tranquilli che nessuno a Casaglia ha la scarsa intelligenza e l’altrettanta scarsa educazione civica di mettersi a sedere sul monumento mangiando, fumando, bevendo, lasciando una infinità di immondizia come purtroppo accade in diversi luoghi in primis - e ci dispiace tanto dirlo ma è la verità -, come avviene al Monumento di Borgo San Lorenzo. Detto questo senza timori reverenziali per nessuno, la cronaca ci ricorda che dopo l’ammassamento e l’alza bandiera si è svolta all’interno della Chiesa di San Pietro in Vincolis, officiante don Bruno Malavolti con il suo immancabile cappello alpino, parroco di Casaglia e Crespino sul Lamone, la Santa Messa in suffragio di tutti i caduti delle guerre, quindi i gruppi Alpini si sono posizionati intorno al monumento per la cerimonia della deposizione di una corona d’alloro. Presenti fra gli altri il sindaco Paolo Omoboni, il Capitano Paolo Bigi, comandante la Stazione dei carabinieri di Borgo San Lorenzo con il Maresciallo Capo Santo Balestrieri, comandante la Stazione di Ronta di Mugello con altri militi, quindi i gagliardetti, i labari e le bandiere dei gruppi alpini di Firenze, Marradi, Vicchio di Mugello, Falterona, Firenzuola, Palazzuolo sul Senio, Scarperia, Barberino di Mugello, San Piero a Sieve e ovviamente Borgo San Lorenzo, quindi i gruppi romagnoli fra cui Faenza, Brisighella, Tredozio, Casola Val Senio e Castel San Pietro. Dopo una bella canzone alpina cantata da due penne nere di Marradi e Brisighella scritta dall’eroico Maggiore Bosi di Ravenna (inedita), il Capo Gruppo degli alpini di Borgo San Lorenzo Giuseppe Tronconi prima e il sindaco Paolo Omoboni poi, nei loro applauditissimi interventi hanno avuto delle belle parole nei confronti degli alpini, per tutto quello che hanno fatto, per i loro sacrifici fino alla morte per la libertà e la democrazia della Patria. Molto commovente il ricordo a voce alta da parte di Tronconi dei nomi impressi sulla lapide al grido di “presente”! C’era anche e ne siamo contenti, nel mezzo a tanti amici alpini, anche Silvano Salimbeni, già capo gruppo di Borgo San Lorenzo il quale come si ricorderà alcuni giorni orsono mentre tornava a casa con Piero Ulivi, dopo un evento alpino a Palazzuolo sul Senio, ebbe un grave incidente sotto il passo della Colla. Auguri e ben tornato caro Silvano. Dopo un sontuoso “rancio” (presenti oltre 200 persone) è terminata una bella giornata in quel piccolo e grazioso borghetto incastonato fra le montagne che dividono la Toscana dalla Romagna. Arrivederci all’anno prossimo. Si rende onore al Monumento ai Caduti; da sinistra Giuseppe Tronconi capo gruppo degli Alpini, il sindaco Paolo Omoboni e il Capitano Paolo Bigi Un momento della cerimonia; da sinistra il maresciallo Capo Santo Balistreri, il Capitano Paolo Bigi, il sindaco Paolo Omobono e il parroco don Bruno Malavolti. Gli alpini con i loro Labari e Gagliardetti a lato del Monumento di Casaglia. (Foto cronaca di A.Giovannini)



LUIGI
come sempre viva gli alpini !