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Ictus. All'ospedale del Mugello simulazione salvavita

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Ictus. All'ospedale del Mugello simulazione salvavita Ictus. All'ospedale del Mugello simulazione salvavita © n.c.
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Si svolgerà martedì 2 Ottobre all’ospedale del Mugello una simulazione sul percorso assistenziale dell’ictus ischemico acuto, per ottimizzare ulteriormente il trattamento di questa patologia che è inserita nel protocollo delle “reti cliniche tempo dipendenti” regionali. Il test sarà condotto da un organismo terzo –Angels- Acute Network striving for Excellence in Stroke”- su un caso clinico già selezionato. Il paziente, sarà seguito in tutte le sue fasi: dall’esordio dell’ictus con i primi sintomi, all’inizio del trattamento e alle successive terapie. La gestione dell’ictus, dall’arrivo in Dea all’inquadramento diagnostico, consentirà a tutte le categorie professionali coinvolte di identificare i punti di forza e le eventuali criticità dell’intero percorso, con particolare attenzione alla successione dei momenti chiave e alla tempistica dell’intervento. La simulazione riguarderà, quindi, un gran numero di professionisti e le relative strutture di appartenenza: operatori della Centrale Operativa 118 Firenze-Prato, diretta dalla dottoressa Lucia De Vito, equipaggi di soccorso della Pubblica Assistenza e Misericordia di Borgo San Lorenzo, medici, infermieri, operatori socio sanitari (OSS) del pronto soccorso diretto da Roberto Vannini, neurologi e medici internisti, diretti dal dottor Stefano Spolveri che è anche uno dei referenti a livello regionale per l’ictus, anestesisti-rianimatori, radiologi, medici e tecnici del laboratorio analisi. In pratica verrà interessato l’intero team multidisciplinare, che, normalmente, gestisce tutto il percorso Stroke fin dall’accesso in pronto soccorso e nella fase acuta della malattia: gli operatori svolgeranno, quindi, il ruolo che compete alla propria figura professionale, seguendo il normale protocollo ictus ospedaliero. L’iniziativa è di assoluto interesse per la formazione e l’accrescimento professionale degli operatori ed è sicuramente a vantaggio dei pazienti per migliorare il processo ospedaliero del percorso Stroke, al fine di attivare il più rapidamente possibile la presa in carico medico-infermieristica esperta e l’esecuzione delle procedure necessarie. Una successiva simulazione, nei prossimi giorni, terrà conto delle azioni di miglioramento possibili. L’Ospedale del Mugello è inserito nella rete regionale “Stroke” e, come negli altri sette Ospedali dell’Azienda USL Toscana centro (Prato, San Giovanni di Dio, Pescia, Pistoia, Empoli, Santa Maria Annunziata e Santa Maria Nuova), dispone di reparti specializzati, con letti a carattere sub intensivo per il monitoraggio delle funzioni vitali attivi 24 ore su 24 e garantisce entro le prime 4 ore e mezza dall’insorgenza dei primi sintomi il trattamento già in pronto soccorso mediante la terapia trombolitica e i necessari accertamenti diagnostici. In questi primi 9 mesi del 2018 all’Ospedale del Mugello sono stati in totale ricoverati 108 pazienti con ictus cerebrale di cui l’80% di questi erano ischemici (dovuti all’ostruzione di un’arteria al cervello) e 20% sottoposti al trattamento trombolitico. Nel 2017 erano invece stati ricoverati 134 casi di ictus cerebrale; l’80% di questi erano ischemici ed il 13% sottoposti a trattamento trombolitico. I dati sono in linea con i risultati dell’intera USL Toscana Centro. Proprio per aumentare il numero di trombolisi praticate è necessario agire sulla fase preospedaliera con campagne di informazione volte alla conoscenza dei segni e sintomi dell’ictus, ed alla fase di trasporto e ricovero al DEA con il progetto di simulazione che si svolgerà domani.

 

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