Anche il 2014, puntualmente, ha terminato il suo corso. In questi 365 giorni, il nostro pianeta - come sempre - ha “orbitato” negli spazi siderali senza assolutamente interrogarsi sugli stati d'animo dei suoi abitanti. In un punto x tra paralleli e meridiani anche chi vive nella nostra vallata ha avuto in queste 52 settimane da gioire, disperarsi, interrogarsi. Ok!Mugello ha puntualmente raccontato, testimoniato ed illustrato la cronaca quotidiana del territorio. Saverio Zeni con Nicola di Renzone ed i loro collaboratori, trattando dell'immediata attualità, con onestà intellettuale hanno proposto uno stile giornalistico chiaro e proiettato ad un futuro non più tanto prossimo. Aldo Giovannini, mettendo a disposizione la propria e profonda conoscenza dell'ambiente circostante, ci ha edotto con esaustivi e puntuali resoconti culturali ed analisi storiche. Sono importantissimi questi articoli, perché - come più volte ho scritto - la memoria, soprattutto se si tratta di quella “collettiva”, per rimanere tale deve essere continuamente rinfrescata. Pur abitando nella ormai anonima Firenze, dove la nostra identità si sta perdendo nella “corsa al compiacimento del turista”, spesso e volentieri sono capitato come spettatore ad eventi - e ringrazio per gli inviti - tenutisi in diverse località dell'ancora fortunatamente “campanilistico” Mugello. Qui ho notato un proliferare di tante piccole e importanti - ma sempre onerose - iniziative, organizzate con cura e passione da generosi “volontari”. Per rimanere circoscritto all'ambito che sempre tratto, senza elevarmi a scrivere in merito alle numerose iniziative filantropico-sociali svoltesi in Mugello (la cui importanza non ha certo bisogno di essere ricordata da me), mi viene da pensare alla professoressa Marilisa Cantini che di “concerto” ad un comitato, composto da personalità attente e sensibili, con entusiasmo si è e si sta impegnando nell'allestimento di molteplici incontri al fine di una raccolta fondi, disinteressatamente destinata al restauro del prezioso organo Stefanini, conservato dal 1696 al 1808 nella Badia Fiesolana, poi per quasi un secolo e mezzo nell’ormai chiusa Pieve di Santa Felicita a Faltona, per essere definitivamente collocato, a lavori terminati, nel Santuario del SS. Crocifisso di Borgo San Lorenzo. Un plauso va al circolo parrocchiale “La Terrazza” di Ronta, dove Don Niccolò Santamarina ed il consigliere comunale Patrizio Baggiani, assieme al coinvolgimento di tanti altri, si stanno adoperano con lungimiranza a rendere sempre più attiva - in diversi ambiti - la realtà parrocchiale rontese. Penso anche al Dott. Paolo Marini, che nella ricerca storiografica, intervallata all'attività giornalistica, si sta adoperando alla divulgazione e riscoperta del territorio; od al signor Guglielmo Fondi che, con signorilità e competenza artistica, sta rivalutando l'antichissimo Convento e la Chiesa di S. Francesco a Borgo S. Lorenzo, di sua proprietà, mettendolo - tra le altre cose - a disposizione per concerti utili alla comunità. Alla compagnia teatrale “Cantiere Senza Fissa Dimora”, che ha messo in scena un simpatico spettacolo tratto da un libro scritto a suo tempo da Amilcare Giovannini, celebre ed indimenticata penna mugellana, risottolineando con allegria l'importanza di certe “pubblicazioni” passate. Per non parlare dei tanti restauri, incontri, feste ed altro che - quasi sempre per merito della sola iniziativa privata - si sono sviluppate da Dicomano a Barberino; sarebbe impossibile ricordarli tutti. Dal basso dei miei trentun anni - non sono pochi, ma neanche tanti - ho notato però, levate le solite eccezioni, un'assoluta ed ostentata indifferenza da parte dei giovani a tutto ciò che riguarda l'aspetto “storico-artistico” dei luoghi in cui vivono . Ci avviciniamo a festeggiare i quindici anni del secolo XXI, con molteplici ricorrenze, tra le quali alcune importanti a livello “mnemonico” come quella sulla Grande Guerra. L'anno che arriverà - nonostante i “pinocchieschi” spot riproposti dai telegiornali - ci vedrà ancora impegnati ad affrontare le austerità imposte dalla “crisi” con tutte le “replicanti” problematiche del caso, mutamenti di opinioni in ambito europeo, capovolgimenti nel governo nazionale etc. Ma nelle nostre minuscole, medie e grandi realtà sono sicuro che si farà di tutto per consentire che una “rinascita”ci sia. Spero si vorrà investire negli under-trenta e soprattutto nelle scuole, coinvolgendo gli alunni in una partecipazione attiva alla comprensione di quello che c'è stato prima di loro. Questo, per offrire occasioni diverse per una riflessione sull'odierno. Certo, sarà una sfida difficile: la televisione, superata dai social network, ormai funge da baby sitter invitando le nuove “leve” ad omologarsi nello sterile e globalizzato appiattimento delle personalità. Lo scimmiottare artefatte usanze anglosassoni non porta benefici al nostro “modo d'essere”, il quale sì che avrebbe ben più solide basi per esportare una “moda di vita”. Bisognerebbe responsabilizzare i nostri adolescenti, assieme ai più grandicelli, a rendersi utili per il prossimo, farli innamorare di ciò che li circonda o almeno far capire che intorno a loro c'è un qualcosa, ben diverso, ma non per questo più brutto di un banale Orange Country e tradizioni più antiche e “adatte” alla nostra “forma mentis” di un commerciabile Halloween. Sarebbe utile creare gruppi di ragazzi che invece di perdersi nelle chiacchiere da bar tra birre e sigarette dessero una mano che so.... magari nel ripulire un vecchio monumento del loro paese (molti sono infestati dalla vegetazione o fatiscenti), una strada, un angolo caratteristico del loro rione, in recite teatrali a tema, in ricerche in classe su argomenti inerenti alla proprio “folklore” paesano, in micro conferenze, mostre fotografiche etc. Questo offrire proposte socio-culturali ai giovani dovrebbe essere compito di tutti ed anche delle Amministrazioni Comunali. E' costume... che nelle immediate prominenze della fatidica “mezzanotte” del 31 dicembre, sempre piena di speranze e così ripetitiva, si facciano propositi per i periodi futuri. Mi sento anche io - nella mia insignificanza - di sperare in qualcosa. Che si possa arrivare ad avere nel nuovo anno una maggiore consapevolezza ed attenzione nelle potenzialità del “patrimonio” del nostro territorio. E soprattutto che si possa istituire - a livello amministrativo - un modesto “riconoscimento” (basterebbe una targhetta da pochi spiccioli) per premiare tutti quei “giovani” che con i loro interessi per il territorio rendono a questo un “piccolo” beneficio culturale. Penso alle tesi di laurea particolarmente meritevoli, pubblicazioni degne di nota, opere artistiche e musicali, cicli di conferenze, restauri, organizzazione di eventi sociali, spettacoli teatrali inerenti alla nostra tradizione, opere di beneficenza etc. Nella speranza che questi propositi siano ascoltati e non si perdano già nell'Epifania la quale “tutte le feste porta via”, mi permetto di augurVi Buon Anno Nuovo.
Aldo Giovannini
Sono perfettamente d'accordo con Lei signor Lang, ma vede in questa societ sembra di lottare contro i mulini a vento.
Romano Langé
Complimenti e auguri a Tommaso e a tutti voi che seguite queste riflessioni. Conosciamo Tommaso e le sue tante qualit che per molti versi ricordano le migliori caratteristiche umane che vanno oltre il periodo in cui vivono le persone che le posseggono. Direi che per, nel corso di quest'anno, dobbiamo attivarci affinch venga dato a Tommaso e a altri giovani di valore il ruolo che meritano in questa societ che ha enorme bisogno di competenza, onest, ottima volont e educazione
Paolo
Troppo buono, Pier Tommaso, grazie! E complimenti per le considerazioni, tutte condivisibili. Paolo Marini
patrizio baggiani
Grazie del complimento. Fortuna avere come parroco Nicol Santamarina che ha sempre accolto l'invito a conferenze e attivit che propongono la conoscenza della cultura e delle tradizioni del nostro Mugello. Continuare un obbligo. Presto ci vedremo come da accordo. Contraccambio gli auguri di buon 2015. Patrizio Baggiani
Maria Pia Paoli
Pier Tommaso ha come sempre illustrato con passione e competenza quello che la cultura oggi richiede e rivolgersi ai giovani con la proposta di guardarsi intorno, conoscere cose, luoghi e storia di dove si nati e si vive, consiglio sacrosanto. Lavorando con gli studenti universitari spesso mi capitato di scoprire la loro profonda ignoranza sulla storia della propria citt o paese di origine. La perdita di memorie locali non favorisce la comprensione del passato inteso in senso pi generale n della storia collettiva con gravi rischi per la conservazione della propria stessa identit. Nel mondo multietnico e multiculturale di oggi c' posto, a mio avviso, per un mosaico di identit diverse, piccole o grandi che siano. E allora W il Mugello e tutti coloro che lo ricordano e lo fanno vivere.!!! Buon anno! Maria Pia Paoli
massimo m.massa
Un magnifico esempio di cultura del territorio, campagna che dovrei frequentare di pi. Grazie Tommaso da un... montepulichese
Tommaso
Grazie ad Ok!Mugello, che con la sua opera ci descrive un territorio.. Tra i pi pittoreschi della nostra regione.
Nicola Di Renzone
Grazie Pier Tommaso per le belle parole spese per OK!Mugello. Ma soprattutto, pi in generale, per aver centrato tante energie positive del nostro Mugello. E per aver indicato una via (quella del coinvolgimento degli Under 30) che anche secondo me a strada maestra da seguire... Auguri anche a te Nicola Di Renzone
Saverio Zeni
Prendo l'occasione per augurare a Tommaso un buon 2015 nella speranza di poter raggiungere alcuni obiettivi proposti. Lo ringrazio molto dei complimenti, ma sono ancora pi contento di avere la sua collaborazione con il nostro giornale. Tommaso, senza voler fare piaggerie, una vera risorsa storico culturale per il nostro territorio, amante della conoscenza, della ricerca e dello studio.
Marilisa
.......e grazie anche da me! E' un immenso piacere averti trovato,Tommaso perche' sei l 'esempio della nuova generazione sensibile e tesa alla valorizzazione del piacere della Cultura del proprio territorio.Buon lavoro!
aldo giovannini
Grazie caro Messeri delle belle parole nei miei confronti ( rarissimo questo, tutto dovuto!) e nei confronti dei colleghi di OK!Mugello e di coloro che in un modo o nell'altro si attivano in tutti i settori della vita. Speriamo che questi sentimenti, che hai cos ben evidenziato, possano attecchire in tanti altri e risvegliare il senso del bene comune. Buon Anno.