Il Carza in Consiglio Regionale. Info... © n.c.
Si parla del Torrente Carza in Consiglio Regionale. A portare l'attenzione sull'argomento (con un'interrogazione) il consigliere di Sinistra Ecologia e Libertà (Sel) Romanelli: "L'Alta Velocità - dichiara - ha prosciugato il Mugello, ora la Regione si adoperi per sanare la situazione". "Presentata un'interrogazione in Consiglio Regionale". “La linea Alta Velocità tra Bologna e Firenze – dichiara il Consigliere Regionale di Sinistra Ecologia e Libertà Mauro Romanelli – è ormai da anni un collegamento consolidato, purtroppo però, come spesso è accaduto in Italia, questa “grande opera” infrastrutturale ha lasciato dietro di sé un disastro ambientale e sociale”. “I danni all’ecosistema sono enormi, soprattutto per quanto riguarda il sistema idrico del Mugello, distrutto irrimediabilmente, con la scomparsa di sorgenti, pozzi e torrenti”. “Un disastro ambientale, non accaduto per caso, ma dovuto alle logiche del risparmio e del profitto, e che ci lascia ora un panorama di rovine, con ricadute evidenti su tutto l’ecosistema montano, sia sulla flora sia sulla fauna”. “Significativo il caso del torrente Carza, che attraversa S. Piero a Sieve, da anni ridotto a una distesa di pietre, maleodorante e invasa dalle erbacce, senza che sia garantito il deflusso minimo necessario a un corso d’acqua”. “Un danno che non è solo ambientale e grave per l’accesso alla risorsa idrica degli abitanti, ma anche culturale, sociale e storico per la comunità di San Piero a Sieve, paese sviluppato sul corso di due fiumi, dei quali uno viene a mancare dopo millenni di storia”. “Per questa situazione non è stato stanziato alcun risarcimento; non è stata compiuta alcuna azione tesa a una soluzione complessiva del problema, né possono essere ritenute sufficienti, azioni limitate o molto parziali come il rilascio di acqua a poche centinaia di metri dalla confluenza del torrente con la Sieve: sono provvedimenti puramente d'immagine, che non portano alcun beneficio reale”. “Chiedo quindi – termina l’esponente di Sel – alla Giunta Regionale di farsi attore positivo di questa vicenda e a riguardo ho presentato oggi un’interrogazione in Consiglio”. A seguire il testo dell'Interrogazione Orale Urgente Il sottoscritto Consigliere Regionale Ricordato che: 1) il torrente Carza, nel Mugello, è stato impattato, così come altri corsi d'acqua, in modo irrimediabile durante i lavori di scavo delle gallerie per la tratta FI-BO ad Alta Velocità ferroviaria; 2) il torrente è quindi ormai ridotto a una distesa di pietre, maleodorante e invasa dalle erbacce, senza che sia garantito il deflusso minimo necessario a un corso d’acqua; 3) per tale danno non è stato stanziato alcun risarcimento; 4) non è stata compiuta alcuna azione tesa a una soluzione complessiva del problema, né possono essere ritenute sufficienti, se non accettabili, azioni limitate o molto parziali come il rilancio di acqua a poche centinaia di metri dalla confluenza del torrente con la Sieve. Considerato che Tale situazione è un danno enorme e gravissimo per tutto l’ecosistema del bacino del Carza; Valutato che Tutto ciò può essere fonte di problemi anche per la salute dei cittadini, viste le condizioni di degrado del letto del torrente, con poche pozze di acqua stagnante ricettacolo di zanzare e germi; Considerato che La scomparsa del Carza comporta anche la perdita di una risorsa facilmente accessibile per fare fronte alle estati sempre più siccitose che ormai caratterizzano anche il Mugello; Valutato Come non d’importanza minore il danno culturale, sociale e storico provocato alla vita stessa della comunità di San Piero a Sieve, paese sviluppato sul corso di due fiumi, dei quali uno viene a mancare dopo millenni di storia; Ricordato che La sottrazione del Deflusso Minimo Vitale di un corso d’acqua costituisce reato (Dlg. 152/2006); Ricordato che La Regione Toscana a inizio 2012 (Delibera 74 del 6 febbraio) ha rifinanziato, pur con cifre molto modeste, fino al 2014 l’Osservatorio Ambientale Locale, previsto dagli accordi dell’Alta Velocità, approvando le modifiche al Protocollo d’intesa fra le varie amministrazioni per l’utilizzo dei fondi derivanti dall’addendum del 2002. Considerato che Dalla delibera e dal testo del protocollo emerge che la Regione Toscana ha ricevuto a oggi solo una parte delle risorse destinate alle opere di ripristino ambientale (in particolare devono ancora essere erogati 2,5 milioni da parte del Ministero dell’ambiente e 12,5 milioni dal CIPE). Interroga la Giunta Regionale per sapere: - Se vi è completa conoscenza della situazione; - Se e come intende attivarsi per contribuire alla risoluzione del problema del torrente Carza per tutto il suo corso; - Qual è lo stato programmatico e di pianificazione d'interventi per tutta la questione dei danni ambientali nell’intero territorio del Mugello a seguito dei lavori Alta Velocità; - Se non intende destinare maggiori risorse e strumenti all’Osservatorio Ambientale Locale; - Lo stato delle erogazioni del Governo e del CIPE a oggi.



alberto loli
Finalmente un Consiliere Regionale che raccoglie il grido di aiuto lanciato da Carzaviva e da tutti i cittadini che non si rassegnano a tale scempio. Un accorato ringraziamento al Consigliere Romanelli, terremo memoria di chi non rimane indifferente