Il Castellotto di Vespignano. Una lettera © n.c.
Dall’amico Fabrizio Scheggi, residente a Santa Maria a Vezzano, funzionario di un Istituto di Credito, ma nello stesso momento pittore, scrittore (molto significativo l’ultimo libro “La panacea nella pigola”, che sarà poi nostra premura recensire), riceviamo e pubblichiamo questa nota di grande importanza per la salvaguardia del nostro patrimonio architettonico e storico della vallata mugellana. Nello stesso momento alleghiamo alcune immagini iconografiche, alcune inedite, dell’antico castellotto medievale di Vespignano, ringraziando il lettore di questo suo prezioso intervento
(A.G.).
Gentili sigg.ri,
l’incuria e le difficoltà economiche dei nostri giorni, ci spingono a ignorare il depauperamento che si sta verificando dei beni storici nella nostra valle. Voglio oggi porvi brevemente la questione dei ruderi della torre circolare del castello di Vespignano. Posti a pochi metri dalla casa di Giotto, emergono dal terreno un paio di metri appena del basamento; basterebbe quindi un po’ d’attenzione e poco denaro (qualche centinaio di euro?) per svuotare la terra all’interno e fissare meglio, con un cordonato nella parte superiore, la struttura sopravvissuta. Non è quindi una questione di soldi ma di volontà.
Consideriamo poi che, mettendo uno di quei semplice cartelletti giallo di “sito archeologico-storico” con l’indicazione “Ruderi di una torre del castello di Vespignano – X secolo” si valorizzerebbe ulteriormente e senza grossi sforzi una zona già ampiamente frequentata dai turisti. Spero che qualcuno prenda in considerazione questa mia supplica, e offro a tutti, anche a quelli che non mi vorranno ascoltare, un breve resoconto storico sulla storia del castelletto.Galleria fotografica
“L’antico castello di Vespignano nacque probabilmente come torre d’avvistamento longobarda, trasformata in castello dotato di possenti mura e torri già nel X secolo (950 circa), forse per merito di uno sconosciuto componente della corte ubaldina di Poggio a Ronta. La particolarità del castello era dovuta alle stupende torri circolari, uniche per il Mugello, e agli archi d’ingresso posizionati sui vari lati. Sul finire dell’XII secolo passò alla Chiesa che vi edificò al suo interno, nel punto più alto della Corte, la Chiesa di San Martino, la cui esistenza è peraltro documentata solo a partire dal 1218. Forse il campanile fu edificato riutilizzando proprio le pietre di una delle torri del maniero. Posto al confine tra territori Guidi e Ubaldini, nel 1252 ne era signore un Simone Guidi, ma del castello era rimasto ormai a quell’epoca solo una torre e parte delle mura.
Nel contado di Vespignano ebbero i natali due illustri come Giotto e il Beato Giovanni de’Bruni. Il mercenario Balassio de’Naldi ne devastò i dintorni durante l’assedio di Firenze (1529). Ancora in qualche fotografia di inizio Novecento, si può ammirare la fantastica torre circolare, purtroppo crollata durante il terremoto del 1919”.
Foto 1 (in alto): Primi del ‘900 (1905 ca.), da una immagine dell’avv. Giuseppe Ungania; a destra la Casa di Giotto e sullo sfondo il Castellotto di Vespignano, ancora integro con la sua svelta torre circolare medievale.
Foto 2 (qui sopra): Carte Topografiche”Leopoldine” (Anno 1823). Sobborgo di Vespignano: in alto la Chiesa di San Martino con la croce (numero catastale 2137), in basso il Castellotto di Vespignano (numero Catastale 2125) e ancora più in basso la Casa di Giotto (numero catastale 2150, 2148).
Foto 3 (qui sopra): Immagine inedita del 1965; la torre del Castellotto di Vespignano è ancora abbastanza solida.
(Foto e archivio A.Giovannini)


