Che al mondo vi sia la possibilità di commettere crimini è un dato di fatto, altrettanto è scontato che chi li commette non voglia essere individuato. Questo è chiaro. La cosa che lascia interrogativi sociali (per quanto banali) a cui rispondere, ricorda casomai il fatto che certe condotte vengano dissimulati, come nel caso della pedofilia. Niente di nuovo. Da sempre il pedofilo colto in flagrante dice le stesse cose ossia che è stato il minore a provocarlo e che c'è un rapporto affettivo tra loro. A queste si aggiungono varie ed eventuali mosse difensive, come "pensavo fosse più grande" oppure "mi ha mentito sull'età", eccetera. Il fatto è semplice, ossia, ognuno che sia affetto da qualunque aberrazione raccapricciante di comportamento tende a scusare sé stesso e quello che agisce pur di perpetrare ancora quello che ha sempre fatto. Nulla di più e nulla di meno, c'è ben poco da aggiungere. Visto così si tratta semplicemente della solita questione dell'umana condotta in cui ognuno pensa al proprio benessere mitigando l'ipotesi che questo possa nuocere ad altri. Ma non è solo questo: si tratta del limite umano che impedisce all'individuo intaccato da un disturbo mentale molto grave, di vedere l'oggettività delle questioni. Ovviamente non si tratta di una giustificazione né tantomeno di una scusante, ma di una osservazione specialistica, assolutamente opportuna, oltre che necessaria. La distruttività che deriva da un atto di questa portata È difficile da comprendere e va aldilà di quello che la sociologia oppure lo stesso sistema normativo riesca a prendere in considerazione. Ne segue la distruzione dell'individuo abusato. Né più e né meno. Tutto questo porta ad una considerazione bruciante ma realistica: nella società gli individui affetti da aberrazioni mentali di qualunque natura, sono estremamente difficili da contenere. Da qui si deve partire per sanare un vero e proprio dramma, di cui si conosce per la stima approssimativa, solo il 15% e che si manifesta nelle più varie forme e in diverse condizioni di gravità. Eppure la società deve incaricarsi di farlo!
Loris Pinzani
La politica sociale non riuscita a fare abbastanza per questo gravissimo delitto, dal momento che non ancora conosviuto il reale terribile impatto di questo fenomeno. C' solo fa sperare in un futuro prossimo.
Elisabetta Salani
vero, la politica ha fatto molto poco finora per affrontare con leggi adeguate questo problema, sempre pi diffuso e dalle conseguenze devastanti sulle giovani vittime. Occorre che medici, educatori e chiunque viva a contatto con bambini e adolescenti, sorvegli, ascolti denunci, porga aiuto e sollevi il problema a livello sociale, pubblico, quindi politico, senza deroghe o pregiudizi di sorta. Elisabetta Salani