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Il Marrone tra sagra e cultura

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Il Marrone tra sagra e cultura Il Marrone tra sagra e cultura © n.c.
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Continua anche il 18 Ottobre la Festa del Marrone a Vicchio, giunta alla sua 24esima edizione. Un appuntamento, anche quest'anno, per presentare i produttori del Marrone del Mugello IGP e poter assaggiare i prodotti tipici del Mugello e della Montagna Fiorentina. Vicchio è parte centrale della sua zona di produzione, che ricopre porzioni del territorio della provincia di Firenze, corrispondente a parte dei comuni che costituiscono la zona del Mugello. Fino al secondo dopoguerra, il marrone era per molti mesi dell'anno il principale alimento per gli abitanti delle zone montane della Toscana, tanto che questa maestosa pianta era chiamata “albero del pane”. In seguito all'abbandono colturale, dovuto alla crisi economica delle aziende agro- forestali e all'esodo della popolazione rurale, tale tipo di coltivazione venne trascurato. Dagli anni '80, però, è sbocciato un rinnovato interesse per questa coltura: particolare attenzione è stata rivolta a salvare i castagneti per la produzione dei pregiati marroni. Il Marrone del Mugello IGP lo si riconosce dalla forma prevalentemente ellissoidale, con l'apice poco pronunciato e pericarpo sottile di colore bruno rossiccio, dalla pezzatura medio grossa con seme a polpa bianca, croccante, con una superficie quasi priva di solcature, di gradevole sapore dolce, una buona pelabilità e non particolarmente farinoso. Arrostiti o lessati, in autunno i marroni esprimono tutta la loro bontà, ma sono anche molto versatili, rappresentando la base di una grande varietà di preparazioni, dal casta- gnaccio ai marron glacé. Durante la Festa, quest'anno, si potrà assistere anche a pratiche che si realizzavano nei castagneti e nelle campagne in questo periodo autunnale, che erano anche dei veri momenti di convivialità, oltre che di duro lavoro, come la SDRICCIATURA, cioè lo SDIRICCIARE, togliere i marroni dal loro riccio, o la SCARTOCCIATURA che è l'atto di svestire le foglie che ricoprono il torso del formentone, cioè granturco, mais, per poi SGRANARLE a mano o con strumenti meccanici.

 

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