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Il Pd, il voto, le preferenze e le biomasse. Un'interpretazione

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Il Pd, il voto, le preferenze e le biomasse. Un'interpretazione Il Pd, il voto, le preferenze e le biomasse. Un'interpretazione © n.c.
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Un'interessante riflessione sull'ultima tornata elettorale da parte di Simone Peruzzi, componente del "Comitato contro l'impianto a Biomasse di Petrona" nonché libero pensatore e co-autore del sito web "ildado.info". Personale, ma interessante, interpretazione dei numeri usciti  dall'urna e delle loro motivazioni 

Interpretando i numeri

Magari è fantapolitica. Però, a bocce ferme, qualche analisi sul voto del 31 maggio io provo a farla. A livello nazionale il Partito Democratico ha preso una sonora legnata, non solo perché ha visto il proprio elettorato ritornare ai livelli di quando era guidato da Bersani, ma perché ha perso in due Regioni dove doveva e voleva vincere: il Veneto dove Zaia si presentava all’elettorato dopo la scissione di Tosi e la Liguria dove francamente Toti sembrava tanto impresentabile quanto sconfitto in partenza. E questo è un primo dato significativo. Anche in Toscana il PD ha frenato bruscamente. L’astensionismo ha mitigato l’emorragia di voti ma che Rossi sia stato eletto con 656.126 voti a fronte del 1.055.751 delle precedenti regionali non può essere considerato marginale. Ha perso anche in percentuale e anche qui l’astensionismo ha inciso a favore del Governatore, passando dal 59,7 del 2010 al 48,03. A Scarperia e San Piero la coalizione che appoggiava Rossi, PD + Popolo Toscano, ha riportato il 58,11% che comparato al 67,85 delle elezioni comunali di appena un anno fa è un altro brusco ridimensionamento. Anche qui le astensioni sono state una variabile notevole se si pensa che il numero complessivo dei votanti, 4.144, non raggiunge nemmeno il numero di voti presi dal solo Sindaco Ignesti (4.586 su 7.096 votanti). I voti che hanno premiato il PD nel nostro Comune sono stati infatti 2.408, quasi la metà dell’anno precedente. Nell’intero Collegio Firenze 2 le cose non sono andate molto diversamente: Rossi ottiene il 58,17%. Un dato significativo è la percentuale sotto il 50% raggiunta dal PD di Borgo San Lorenzo, un bel po’ sotto la media mugellana. Controtendenza è il voto di preferenza attribuito a Fiammetta Capirossi. Un plebiscito. E’ la quarta candidata PD più votata in Provincia di Firenze con 7.346 preferenze. Davanti a lei soltanto l’assessore regionale Stefania Saccardi (con 14.580 voti), Eugenio Giani (con 10.505) ed Enrico Sostegni (con 9.662 preferenze). Non sorprende il numero dei voti raccolti dalla Capirossi a Scarperia e San Piero: le 1.030 preferenze sono meno della metà dei voti presi dal partito anche se sono quasi tre volte quelli con i quali era stata eletta in Consiglio comunale nel maggio 2014. E anche i voti raccolti in tutto il Mugello non sono elemento che sfugge alla logica:
  • 1.030 Scarperia
  • 162 Firenzuola
  • 168 Marradi
  • 46 Palazzuolo
  • 913 Borgo San Lorenzo
  • 329 Vicchio
  • 513 Barberino
  • 260 Dicomano
  • 96 Vaglia
Per un totale di 3.517. I numeri ci stanno, era l’unica candidata mugellana del Partito Democratico. Quello che non si capisce sono i 3.829 presi in Val di Sieve, Chianti e Val d’Arno. Sono tanti, troppi per essere un dato su cui non riflettere. E allora, dopo questa abbuffata di numeri, proviamo a tracciare un’ipotesi, quella che in principio ho definito fantapolitica. Partiamo da un dato: Fiammetta Capirossi non è renziana. Ha strizzato l’occhio ai renziani, in alcune interviste, proprio per accattivarsi le simpatie dell’elettorato vicino al premier, ma lei non lo è mai stata. Nel Mugello la situazione del PD è piuttosto controversa: abbiamo assistito ad un duplice commissariamento della segreteria del partito sia a Borgo San Lorenzo che a Barberino e ne sono usciti con non pochi mal di pancia, attraverso decisioni che hanno messo ai margini i militanti renziani. Marco Recati, coordinatore del PD mugellano è stato il fautore della candidatura della Capirossi ed è certamente l’artefice primo del suo successo. Che cosa è accaduto? Probabilmente c’era da rimettere in equilibrio il partito sia a livello regionale che a livello locale. Con l’elezione della Capirossi si ribadisce la leadership del Recati, del segretario di Borgo, Timpanelli e di quella cordata che fa capo all’ex sindaco borghigiano Bettarini e alla sua delfina Spacchini. Il voto davvero marginale dato ai candidati della lista il Popolo Toscano che non ha visto eletti in Consiglio regionale e che non arriva al 3% condanna i sostenitori del Sindaco Omoboni ad un ruolo di comprimari. Chi ne esce a pezzi sono i “dissidenti” filorenziani che supportavano il candidato di corrente, Daniele Lorenzini, Sindaco di Rignano sull’Arno, medico della famiglia Renzi. Avevo parlato con Lorenzini prima delle elezioni e mi aveva confidato di avere proprio nel Mugello il suo tallone d’Achille. In realtà non è andata affatto così: nel nostro territorio ha contenuto i danni molto più del previsto, così come la Capirossi non ha affatto sfondato. Ha perso in casa, o per lo meno, visto i risultati del suo Comune a lui favorevoli, ha perso vicino casa. E’ li che la Capirossi ha costruito la sua vittoria: nel Chianti e nella Val di Sieve. Come ha fatto? Il sostegno di Rossi e dell’Assessore fiorentino Giani ha secondo me influito notevolmente. La veloce campagna elettorale non ha consentito grosse presenze sul territorio e, probabilmente, il concetto che doveva passare era: Lorenzini non deve entrare, puntiamo tutto sulla Capirossi. Il Governatore non è mai stato nelle grazie di Renzi, sebbene nell’ultimo periodo, dopo la debordante vittoria delle europee 2014, abbia dovuto allinearsi un po’. Adesso, con il PD renziano in rotta, Rossi si è ripreso la propria autonomia e lo ha fatto anche tenendo fuori il candidato del premier. In un colpo solo hanno sistemato le questioni sia a livello regionale che a livello mugellano. Magari mi sbaglio. Così come mi sono sbagliato nel non prendere in considerazione questi giochi interni al PD e pensare che la caduta di popolarità del partito (che c’è stata) e anche della sua candidata (che secondo me c’è stata anche questa), derivante anche dalla situazione particolare legata all’impianto di Petrona, potesse portare ad altri esiti. Chi con me si aspettava questo finale è stato di un’ingenuità totale. Io me lo posso permettere, anche se mi disturba non poco cascare negli ingranaggi di un partito che della sinistra ha mantenuto solo l’apparato del Politburò di eredità PCI. Chi secondo me non se lo poteva permettere sono il Sindaco e l’Assessore Bonanni di Borgo San Lorenzo, i quali avevano la possibilità di difendersi e sono stati invece condannati alla totale subalternità alla linea vincente Recati-Timpanelli-Capirossi. E insieme a loro il candidato Lorenzini che è stato sacrificato sull’altare del nuovo corso del PD toscano. Magari farnetico. Magari mi girano ancora le scatole per la mancata pubblicazione del documento dell’ASL da parte della Giunta borghigiana. Certo è che se le cose si avvicinano un po’ a quanto qui esposto, il Comitato contro la centrale di Petrona ha avuto una bella sfortuna, capitando nel bel mezzo della sfida all’OK Corral interna al PD e pensando, ingenuamente appunto, che bastava far presente alla gente la  responsabilità della Capirossi in tutto il progetto, silenzi e superficialità nell’analisi sanitaria compresi, per non farla eleggere. Quello che è sicuro è che la gente, per tutelarsi, dovrebbe quantomeno andare a votare, visto che di incazzarsi sul serio e mobilitarsi contro questa politica non sembra abbia intenzione di farlo. Purtroppo non è andata nemmeno a votare. Simone Peruzzi.

 

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Commenti 15
  • simone peruzzi

    sempre pi convinto di avere un biografo attento e puntuale. uno di quelli che capace di raccogliere migliaia di dati, come un computer, immagazzinarli, archiviarli, recuperarli al bisogno, ma mai, mai, mai, di analizzarli, perch per farlo ci vorrebbe una capacit che va al di l della pura raccolta delle informazioni. Davanti alla reiterata domanda: cosa c'entra? non ha saputo rispondere. E allora delle due l'una: 1) o non lo sa, ma voleva dare sfoggio di conoscenza biografica sulla mia persona 2) o in malafede e voleva semplicemente cercare di gettare discredito, attingendo a qualche informazioni che per lui ritenuta scomoda (ma perch mai?) Ma la politica qui nel Mugello si pu fare solo se si appartiene al vostro partito? ce ne avanzate un pochino, per favore?

    rispondi a simone peruzzi
    ven 5 giugno 2015 12:01
  • Bernardo

    non un anno fa sig. Zeni, ma qualche mese fa. http://www.okmugello.it/scarperia-e-san-piero/si-spacca-le-lista-civica-idea-si-dimettono-peruzzi-e-messa/

    rispondi a Bernardo
    ven 5 giugno 2015 11:06
  • simone peruzzi

    ringrazio Saverio Zeni che nomino immantinente mio biografo ufficiale a patto che si informi sulla mia eccellenti pratica, ancorch lontana nel tempo, di sparacchiatore di stucco. tutto questo con il bene placito del direttore Di Renzone, ben s'intende, ma, soprattutto con la stretta consulenza di Bernardo che sembra conoscermi assai bene ed essere interessato a promuovere la mia sconcertante biografia a tutti i gentili lettori di Ok Mugello. Devo dire che da oggi mi sento comunque meno solo nell'assillante domanda "ma sto Peruzzi chi ?"... ancora non l'ho capito e confido dunque nella splendida coppia Saverio Bernardo per risolvere questo dubbio esistenziale. Prometto dunque di mettervi a disposizione ogni sorta di materiale, soprattutto quello impresentabile, acciocch possiate divertirvi... io mi sono piuttosto stufato di sfogliare l'album di fotografie della mia esistenza: rimando questa noiosissima prassi a quando Renzi, Forne

    rispondi a simone peruzzi
    mer 3 giugno 2015 10:50
  • simone peruzzi

    ro permettendo, mi dar diritto alla pensione. Nel frattempo sguardo dritto al futuro, tanto ci siete voi: Bernardo che si occuper della mia squallida militanza politica e delle mie invettive contro pecore ed ogni altro genere di ovino, Saverio che, con il solito acuto distacco riporter con dovizia di particolari ogni mia scampagnata nelle apuane o nelle terre dei fuochi nostrane... stay tuned

    rispondi a simone peruzzi
    mer 3 giugno 2015 10:50
  • Saverio Zeni

    Gentili tutti (Bernrdo, Simone). Mi permetto di rispondere poich il "cappello" introduttivo lo scritto io a corredo dell'articolo. Se mi permettete una piccola premessa preciso che il nostro flusso di pubblicazione del giornale prevede comunque la verifica e pubblicazione da parte del direttore. Gli autori scrivono i vari articoli che vengono inseriti in bozza e pubblicati solo dopo la verifica e controllo del direttore responsabile, proprio in forza del fatto che "responsabile" del giornale. Ho premesso questo per sottolieanare che non tutto viene scritto dal Dott. Di Renzone. Tornando al quesito dei commenti, nella piccola "bio" relativa a Simone Peruzzi, pubblicata in forza del fatto che OKMugello aperto a tutte le opinioni, stata realizzata in quel modo per dare un contorno coerente e contemporaneo all'articolo stesso. Partendo dal presupposto che ci possa essere un lettore cosidetto "nuovo" (le nostre statistiche ci indica

    rispondi a Saverio Zeni
    mer 3 giugno 2015 08:07
  • Saverio Zeni

    no generalmente una percentuale del 30% mensile di utenti nuovi), e legga l'articolo in questione, ponendosi la domanda "Ma sto Peruzzi chi ?", con quella introduzione pensiamo di averlo aiutato. Considerato che spesso si parla di un sito web gestito dal Peruzzi che si chiama IL DADO, dove si trovano articoli di politica e attivit varie (escursioni in Apuane), ritengo che si possa affermare che esso sia un "libero pensatore". Il contesto relativo alla sua attivit della Lista Civica, essendo passato oramai un anno e oltre dalle amministrative sono lontane nel tempo e non forniscono al nostro lettore informazioni adeguata per capire il contesto relativo all'articolo stesso, come del resto anche riportare il fatto che fosse "sparacchiatore di stucco" non avrebbe dato senso al tutto. Nel caso di ulteriore curiosit il lettore in questione desideri approfondire la conoscenza di Peruzzi, basta che faccia ricerca su OKmugello e salteranno

    rispondi a Saverio Zeni
    mer 3 giugno 2015 08:07
  • Saverio Zeni

    fuori tutti gli articoli inerenti (Lista Civica, ma non sparacchiatore di stucco).

    rispondi a Saverio Zeni
    mer 3 giugno 2015 08:07
  • simone peruzzi

    continuo a non capire i suoi nessi logici... continuo a non capire perch Di Renzone avrebbe dovuto presentarmi come ex appartenente alla Lista Civica e non come sparacchiatore di stucco sui vetri dei vicini... mi scusi ma davvero non ci arrivo. non pu essere solo perch alla lista appartenevo un anno fa e sui vetri sputacchiavo 45 anni fa... ci dev'essere un nesso, secondo lei, tra il mio essere all'opposizione come libero pensatore (ma questo lo ha scritto il Di Renzone) e la mia analisi sul voto. Mai descritta la gente che vota PD come sciocca. Qualche vignetta sulle pecore l'ho rigirata, in verit. ma mi consenta la licenza cazzara, almeno sul mio profilo Facebook... invece, nei miei articoli, ho sempre portato assoluto rispetto ai miei antagonisti politici, non ricevendo, spesso, lo stesso trattamento. Ma non me ne faccio un cruccio. Se la gente avesse sempre ragione, come penso io e come afferma anche lei, non saremmo qui a

    rispondi a simone peruzzi
    mer 3 giugno 2015 04:55
  • simone peruzzi

    discutere: io sarei a farmi gli affari miei e lei a cercare qualche mia precedente appartenenza per poter criticare la mia tendenza a farmi gli affari miei: la gente la centrale di Petrona non la vuole. E il motivo per cui mi permetto di analizzare il voto e di battermi all'interno del comitato proprio legato al cattivo rapporto che la nostra amministrazione, da lei votata e non da me, ha con la gente stessa. Non basta una scheda nell'urna per avere ragione, tanto pi quando, a questo giro almeno, di schede a favore questo comune ne ha viste poco pi di 2.000 rispetto alle 4586 con cui era stata eletta. Mi faccia una cortesia, mi critichi per quello che dico o per quello che faccio e non per quello che lei pensa che io dica o faccia. Nello specifico, se pensa che l'articolo contenga delle inesattezze o crede che ci siano ragioni diverse da quelle che ho formulato, sar ben lieto di comprendere le sue tesi. Lasci fare la lista civica

    rispondi a simone peruzzi
    mer 3 giugno 2015 04:55
  • simone peruzzi

    , le pecore, la gente e gli sciocchi... sono stanco di portare dati e ricevere censure... la ringrazio e occhio alle finestre, ho un panetto di stucco pronto, ci vuole un litro di vetril per pulirle... ;-)

    rispondi a simone peruzzi
    mer 3 giugno 2015 04:55
  • Bernardo

    Caro Peruzzi siccome l'italiano non un optional io ho solamente scritto "Analisi fatta da chi solo un anno fa era avversario politico della candidata PD come esponente assessore in pectore della lista Idea 2.0. Questo nelle note di presentazione forse era opportuno inserirlo direttore di renzone oppure no?" lei ovviamente libero di fare le sue disamine, si figuri. Siccome l'incipit della sua persona era il seguente componente del Comitato contro limpianto a Biomasse di Petrona nonch libero pensatore e co-autore del sito web ildado.info mi sono chiesto ed ho chiesto al direttore se non fosse il caso anche di precisare che fino a qualche mese fa lei era portavoce di una lista avversaria del PD. dove c'era casualmente fiammetta capirossi. poi vede la gente non si pu descriverla intelligente se vota come pare a noi o sciocca/pecora se vota come a NOI non piace. brava se firma contro Petrona, sciocca se vota il PD o peggi

    rispondi a Bernardo
    mer 3 giugno 2015 04:10
  • Bernardo

    o ancora la Capirossi. la gente ha sempre ragione, bisogna farsene una ragione. Sempre.

    rispondi a Bernardo
    mer 3 giugno 2015 04:10
  • simone peruzzi

    carissimo Bernardo, posso sapere cosa c'entra? ho sostenuto la campagna della Lista Civica Idea 2.0 e sono stato presentato come ipotetico assessore alle attivit produttive. Sono stato successivamente porta voce della Lista fintanto che non me ne sono andato perch non rispettava l'idea di una lista lontana dai partiti, come avevamo invece deciso che fosse. Siccome ho fatto questo percorso nella lista non ho diritto di fare un'analisi del voto di domenica scorsa? E dove sarebbe la controindicazione derivante dal fatto che un anno prima facevo opposizione alla lista ignesti, la quale, tra l'altro, si era ben guardata dall'anticipare quali fossero le deleghe? Davvero non capisco, anche perch non mi sembra di aver maltrattato la Capirossi. Solo non mi spiego i quasi 4.000 voti da lei presi in un territorio che nemmeno la conosce. Per le prossime pubblicazioni, direttore Di Renzone, non si dimentichi di far notare che un tempo avevo

    rispondi a simone peruzzi
    mer 3 giugno 2015 03:51
  • simone peruzzi

    i capelli lunghi anzi, avevo i capelli, che in 3 liceo sono stato rimandato a matematica e scienze, che suonavo in un gruppo che si chiamava Hapax Legomenon e che da bambinoriempivo i vetri dei vicini con le palline di stucco tirate con la cerbottana.

    rispondi a simone peruzzi
    mer 3 giugno 2015 03:51
  • Bernardo

    Analisi fatta da chi solo un anno fa era avversario politico della candidata PD come esponente assessore in pectore della lista Idea 2.0. Questo nelle note di presentazione forse era opportuno inserirlo direttore di renzone oppure no?

    rispondi a Bernardo
    mer 3 giugno 2015 12:07