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Il report della manifestazione di domenica 23 aprile in difesa dei crinali dell'Appennino in Mugello

Report a cura di CTCM, Comitato per la Tutela dei Crinali Mugellani

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Manifestazione Crinali Liberi Manifestazione Crinali Liberi © NN
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La manifestazione era stata organizzata da Crinali Liberi in difesa dei crinali dell’Appennino in Mugello
e di Liberazione da Progetti di siti industriali con megapale eoliche.

Negato dalla Questura il permesso di effettuare la marcia da Dicomano a Vicchio (con soli due giorni di preavviso, uno in meno di quanto previsto dai regolamenti), ci siamo accordati per fare un presidio nella piazza centrale di Dicomano, avvisando dove e come possibile tutti i partecipanti.

Di buon mattino nella piazza abbiamo iniziato a montare gli striscioni, i banchini con i volantini, le magliette e gli adesivi, i librini di finanziamento alle iniziative al Comitato. Subito hanno iniziato ad affluire tante persone del territorio, amici vecchi e nuovi, insieme ad altri Comitati, Associazioni e realtà di difesa ambientale, molti con cartelli preparati per l’occasione (grazie!) e striscioni.

Verso le 10 sono iniziati gli interventi, con un’introduzione da parte del CTCM a illustrare la giornata, la rinuncia alla marcia, le sue finalità – tenere viva la protesta contro l’impianto eolico sopra il Monte Giogo di Villore e Corella, in attesa del pronunciamento del TAR che, se non accettasse i ricorsi, darebbe il via libera all’apertura dei cantieri.

Si è fatto spazio ai musicisti della Fanfara della Leggera (www.laleggera.eu), che hanno aperto le danze con una quadriglia, canti e musiche resistenti delle nostre valli. Da qui in poi si sono susseguiti gli interventi, vale la pena ricordare quelli del prof. LEONARDO ROMBAI, presidente di Italia Nostra Firenze (www.italianostrafirenze.com), l’associazione che fin dall’inizio ha sempre denunciato incondizionatamente la truffa dell’eolico e che insieme al CAI ha firmato il primo ricorso al TAR; di MARTINO DANIELLI di ”per la terra e la comunità umana” di Siena ([email protected]), che ha denunciato la gestione distruttiva dell’intero territorio nella Regione Toscana; di GIANLUCA BRICCOLANI, di Apuane Libere (www.apuanelibere.org) ci ha raccontato lo sventramento delle Apuane, diventate negli ultimi anni uno dei sistemi estrattivi più estesi e impattanti del mondo. Al termine del discorso di Gianluca c’è stato un momento di silenzio, e con voce gracchiante si è fatta avanti una strana vecchina, che lamentava l’esproprio del suo terreno, su cui aveva lavorato tanto... era un bellissimo intervento teatrale di CHIARA, che ci ha mostrato con grande evidenza come le “grandi opere” spesso – se non sempre - con il pretesto del progresso schiacciano e distruggono la vita di persone umili e innocenti; è intervenuto poi GIOVANNI, di Genuino Clandestino (www.genuinoclandestino.it) che ha ricordato come la natura selvaggia sia una riserva di biodiversità e di risorse anche per i contadini consapevoli, che spesso abitano le zone montane, quelle dove non arriva l’agroindustria; VALTER BUCELLI, di AttoPrimo (www.attoprimo.org), ha ragionato sulle nuove tendenze di dominio della tecnologia e della spersonalizzazione dell’individuo; PAOLO CHIAPPE, vicchiese, che aveva presentato importanti osservazioni contro il progetto AGSM, ha ribadito la follia e l’azzardo del progetto, assolutamente inadeguato; MELANIA MASI, di ecomuseomontagnafiorentina.it, di Borselli, ancora una volta ha richiamato l’attenzione sui disboscamenti funzionali alla gestione industriale

delle montagne, interventi che rientrano nella stessa logica di sfruttamento delle montagne come luogo a cui attingere indiscriminatamente risorse per la società energivora. A conclusione della mattinata abbiamo letto in comunicato di FRANCO TASSI direttore del Centro Parchi Internazionale di Roma, del 21 aprile, intitolato EOLICO SELVAGGIO LA TRUFFA DEL SECOLO.

Durante la pausa pranzo, mentre Alessandro e Letizia girellavano tra i capannelli suonando flauto e tamburo, abbiamo continuato a chiacchierare e intessere relazioni che speriamo porteranno presto frutti.

Nel frattempo è arrivato dalla Val Marecchia un gruppo di rappresentanti del Comitato Crinali Bene Comune, di Casteldelci e Pennabilli ([email protected]): PIERGIORGIO ROSETTI e ANDREA CARLINI, ci hanno ribadito l’esigenza di costruire una rete attiva tra i comuni colpiti da questa piaga, descrivendo la situazione di progetti a catena per la loro zona, e ci hanno invitato al prossimo evento a Badia Tedalda, in Casentino, dove pure è stato presentato un progetto devastante. Con il loro intervento e un ringraziamento a tutti si è sciolta la riunione.

In conclusione, la giornata per noi è stata oltremodo positiva, l’atmosfera era di festa, e sicuramente sarà di buon auspicio per le prossime iniziative del Comitato.

Ringraziamo per la loro presenza tutti gli amici intervenuti, di Dicomano, Vicchio, Corella, San Godenzo, del Mugello, di Firenze e più in là; l’Associazione Accademia (che per tutto l’inverno ha ospitato nei suoi spazi il Comitato), laLeggera, i Maggiaioli di San Godenzo, gli amici di GKN, Valdisieve in Transizione, di IDRA, di ReteToscana in difesa per il Verde pubblico.

 

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