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Il Trovatore di Giuseppe Verdi al Giotto di Vicchio.

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Il Trovatore di Giuseppe Verdi al Giotto di Vicchio. Il Trovatore di Giuseppe Verdi al Giotto di Vicchio. © n.c.
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Per gli amanti della grande musica, e segnatamente dell'opera, fra quattro settimane (e precisamente sabato 29 marzo 2014), andrà in scena (ore 21,15) al Teatro Giotto di Vicchio di Mugello, il “Trovatore”. Per chiudere così la fortunata  trilogia Verdiana che onora appunto il bicentenario della nascita del maestro di Busseto.

Il” Trovatore” lavoro bellissimo Giuseppe Verdi rappresentata in prima assoluta il 19 gennaio 1853 al Teatro Apollo di Roma. Unitamente a “Rigoletto” e “La Traviata” ( è ancora vivo il ricordo di questa opera verdiana al Giotto di Borgo San Lorenzo lo scorso ottobre 2013), fa parte della cosiddetta trilogia popolare.

Il libretto, in quattro parti e otto quadri, fu tratto dal dramma “El Trovador” di Antonio García Gutiérrez.

Fu Verdi stesso ad avere l'idea di ricavare un'opera dal dramma di Gutiérrez, commissionando a  Salvadore Cammarano la riduzione librettistica.

Il poeta napoletano morì improvvisamente nel 1852, appena terminato il libretto, e Verdi, che desiderava alcune aggiunte e piccole modifiche, si trovò costretto a chiedere l'intervento di un collaboratore del compianto Cammarano, Leone Emanuele Bardare.

Questi, che operò su precise direttive dell'operista, mutò il metro della canzone di Azucena (da settenari a doppi quinari) e aggiunse il cantabile di Luna (Il balen del suo sorriso - II.3) e quello di Leonora (D'amor sull'ali rosee - IV.1).

Lo stesso Verdi, inoltre, intervenne personalmente sui versi finali dell'opera, abbreviandoli. La prima rappresentazione fu un grande successo: come scrive Julian Budden, “Con nessun'altra delle sue opere, neppure con il Nabucco, Verdi toccò così rapidamente il cuore del suo pubblico”.

Leggendo la locandina del “Trovatore” a Vicchio, abbiamo notato che entrano sul proscenio del Giotto forze nuove e di alto livello, come per esempio la Camerata de Bardi, ormai assurta in campo regionale e nazionale, per ribadire la  volontà degli amici organizzatori di unire il più possibile le forze "locali".

Altra novità è  il debutto della Corale di Santa Lucia al Borghetto  di Tavarnelle Val di Pesa. In primo piano i due solisti nuovi del gruppo (ma non di "mestiere”) e cioè il soprano Chiara Panacci, direttamente da Collesalvetti e il tenore Leonardo Melani, del Maggio Musicale Fiorentino.

Tutto magistralmente diretto dal giovane ed energico Claudio Bianchi, alla sua sesta direzione musicale, almeno per quanto riguarda le produzioni in loco.

I biglietti sono già in vendita e prenotabili; info presso l'Abbigliamento Rocci in via Garibaldi di Vicchio, 055 844017. Ma di questa significativa pagina musicale verdiana ci ritorneremo sopra.

 

La locandina del “Trovatore” al Teatro Giotto di  Vicchio di Mugello

 

Una statua in bronzo di Giuseppe Verdi ( 1813 – 1901) a Milano

 

 

 

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