Gli alberi e il verde, il suolo libero e permeabile possono essere nostri alleati nel tentativo di ristabilire un equilibrio accettabile con l’ambiente e con la natura. Equilibrio che, specialmente nelle zone fortemente antropizzate e nelle città, è oramai arrivato ad un punto critico. Alluvioni, ondate di calore e inquinamento ci dicono che abbiamo preso la strada sbagliata. Se non ridurremo in maniera drastica l’uso di combustibili fossili non si potrà realizzare nessuna “transizione ecologica”.
Se non tuteliamo, curiamo e non facciamo crescere il verde pubblico, se non recuperiamo suolo libero da cemento e asfalto, stiamo ancora andando nella direzione sbagliata. Purtroppo dobbiamo assistere in molte città ad abbattimenti indiscriminati di piante, spesso in nome della “sicurezza” o dell’adeguamento delle infrastrutture viarie che devono adattarsi a volumi di traffico tutt’ora crescenti. Il messaggio mistificante che spesso operazioni del genere ci consegnano è che gli alberi possono rappresentare un “pericolo”.
Gli alberi possono anche cadere, è vero, ma si può comunque intervenire e prevenire ragionevolmente. Il rischio “zero” non esiste mai, per nessuna cosa o attività; in questo caso il fattore di rischio è comunque infinitesimale rispetto alla certezza delle vittime e dei danni che ogni giorno possiamo attribuire a inquinamento, eventi climatici estremi e traffico. Inoltre il grande valore, anche in termini economici, dei benefici che la presenza degli alberi, del verde e del suolo libero apportano è incomparabilmente più alto del costo che la loro cura e accrescimento richiedono.
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La salute di tutti, il nostro benessere individuale e collettivo, la vivibilità climatica e ambientale delle nostre città e territori dipendono da scelte e azioni che non sono più rimandabili. Questo incontro vuole dare un contributo di conoscenza, ma anche critico e propositivo, a questa riflessione.
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