Questa mattina la Polizia di Stato ha identificato e denunciato un cittadino marocchino di 37 anni per i reati di getto pericoloso di cose, danneggiamento, resistenza a Pubblico Ufficiale e danneggiamento a seguito di incendio.
Secondo quanto ricostruito, la movimentata nottata dell’uomo, che secondo la Polizia sarebbe riconducibile ad una lunga serie di danneggiamenti soprattutto incendiari, avrebbe avuto inizio intorno a mezzanotte, con un primo incendio nei pressi della filiale di una banca in via Pratese.
Le fiamme si sarebbero propagate da un grande secchio dell’immondizia, compromettendo le cassette metalliche, una telecamera ed il soffitto della filiale bancaria. Solo grazie al tempestivo intervento delle Volanti e dei Vigili del Fuoco che hanno domato l’incendio, sarebbe stato evitato un potenziale rogo con conseguenze peggiori, anche in considerazione del fatto che l’edificio è circondato da una folta vegetazione.
Poco più tardi intorno all’01.00 alcune autovetture sarebbero state danneggiate lungo via Bellini e poco distante, in via Lulli, delle biciclette e la facciata di un palazzo incendiate, oltre alla vetrina infranta di un’attività commerciale della zona, presumibilmente con un cartello stradale, trovato dagli agenti ancora appoggiato sulla porta dell’esercizio.
Sulla base di quanto emerso, nella notte l’indagato avrebbe tentato di infrangere la vetrina, prima con un bastone, poi con un tombino asportato dalla sede stradale e in ultimo con il cartello, cercando poi, senza riuscirci, di forzarne la porta d’ingresso.
Intorno alle 02.00 i poliziotti sono intervenuti in via Doni per un altro episodio legato all’incendio di un’autovettura e di un cassonetto pubblico; poi in via Paisiello per il danneggiamento di una telecamera di un esercizio commerciale.
Poco prima delle 03.30 il “solito ignoto” avrebbe poi danneggiato i vetri di ben 5 vetture - due Audi, una Mini Cooper, una Mercedes ed una Smart - in Lungarno Soderini.
Sarebbero infine almeno altri due gli incendi appiccati nel corso della nottata con il medesimo modus operandi, ossia a partire da cassonetti dell’immondizia, uno in via Monteverde e l’altro in via Ponte alla Mosse intorno alle 05.00 del mattino. Quest’ultimo incendio avrebbe coinvolto anche buona parte di un’automobile parcheggiata nelle vicinanze del punto di partenza delle fiamme.
Gli agenti hanno setacciato tutta la città in cerca del probabile autore di questi fatti allarmanti avvenuti a macchia d’olio tra le zone intorno all’Osmannoro e Novoli.
Le ricerche avrebbero portato intorno alle 6.00 del mattino in via Baracca dove i poliziotti hanno fermato un “sospetto” in forte stato di agitazione che stava lanciando dal balcone di un palazzo degli imprecisati oggetti verosimilmente riconducibili a materiale edile (pannelli o altro).
Quest’ultimo, raggiunto nell’edificio, ha subito aggredito con calci e pugni i tutori dell’ordine che sono tuttavia riusciti a bloccarlo.
Il 37enne marocchino, già noto alle Forze di Polizia (anche per simili episodi), tra le altre cose, è stato trovato in possesso di una felpa con evidenti segni di bruciatura, due contenitori di solvente infiammabile, un accendino ed un sasso.
Il materiale è stato sequestrato e al momento sarebbero già emersi alcuni riscontri dalla visione delle telecamere della videosorveglianza cittadina, che avrebbero verosimilmente immortalato sempre la stessa persona sulle scene teatro di tutta questa lunga serie di violenti gesti, apparentemente immotivati.
L’uomo, in Italia regolare, è finito in via Zara dove è stato sottoposto a fermo di identificazione e (essendo trascorsa la fragranza) denunciato per i diversi episodi. Che sia lui l'unico protagonista della notte folle di San Jacopino? (leggi qui).