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Ingegneri Fiorentini. Urgenza di riaprire i corsi d'acqua tombati dopo l'alluvione

Un mese fa le esondazioni che hanno colpito la Toscana. Gonnelli (commissione Idraulica dell’Ordine): “Servono investimenti"

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Il logo dell'ordine Il logo dell'ordine © Ordine ingegneri Fiorentini
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Firenze, 1 dicembre 2023 - A un mese dall'inclemente alluvione che ha colpito la Toscana nella notte tra il 2 e il 3 novembre, il consigliere dell'Ordine degli ingegneri di Firenze, Vieri Gonnelli, mette in luce l'importanza cruciale della manutenzione continua degli argini e della restaurazione dei corsi d'acqua per garantire la sicurezza e la protezione delle comunità.

Gonnelli, esperto nel settore idrogeologico, sottolinea che l'incremento della spesa per il rischio di dissesto idrogeologico negli ultimi decenni è strettamente legato all'esponenziale crescita del consumo di suolo. L'urbanizzazione e l'attività antropica spesso innescano risposte naturali, come dimostrato dagli eventi alluvionali. "Gli eventi meteorologici, sempre più localizzati e intensi negli ultimi vent'anni, colpiscono soprattutto i corsi d'acqua di piccole e medie dimensioni, spesso già oppressi dall'attività umana," spiega Gonnelli.

Secondo l'esperto, gli investimenti devono essere mirati e focalizzati su settori a rischio. Oltre alla manutenzione degli argini, sottolinea l'importanza di investire in opere di ingegneria naturalistica per restituire la naturalità ai corsi d'acqua. Una delle proposte chiave è la rimozione dei tombamenti dei fiumi, restituendo loro il carattere originario e favorendo la laminazione delle acque.

"Gli interventi possono assumere diverse forme, da quelli strutturali a quelli non strutturali," afferma Gonnelli, "ma è evidente che per implementare opere di laminazione e ridurre significativamente il rischio, sono necessari investimenti significativi." Tuttavia, Gonnelli sottolinea che questi investimenti preventivi possono prevenire danni futuri, evitando la necessità di affrontare costi ben più elevati derivanti da alluvioni e allagamenti.

Il richiamo all'oculato utilizzo delle risorse e agli investimenti mirati rappresenta una chiamata all'azione per affrontare le sfide del cambiamento climatico e preservare la sicurezza delle comunità vulnerabili alle minacce idrogeologiche.

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