L’adepto', il nuovo romanzo di Tebaldo Lorini. Tra thriller e mistero © n.c.
Da un pezzo a questa parte l’amico scrittore Tebaldo Lorini, autore fra l’altro nel corso degli anni di alcuni libri storici, fotografici, culinarie e gastronomiche sul Mugello, ha “virato” verso il romanzo, la narrativa, e dopo “Il podere di Lutiano – Sarnus 2010” (storia romanzata della sua famiglia, di origini contadine radicata fin dal 1600 nel popolo di Lutiano-Olmi), che ottenne anche il premio “Angelo Berti” dell’Accademia della Cucina.
Questa volta lo scrittore mugellano con “L’Adepto”, dalla terra natia si porta in Francia alla scoperta come gli “adepti” (nuovi seguaci, iniziatori di una religione, di una setta, di una associazione segreta, alchimisti, ricercatori di pietre filosofali, etc,etc), inserito ovviamente – e poteva esser diversamente - nella collana “giallo & nero” di Pagliai Editore.
Come si legge nel “commentarium” finale il libro ci ricorda che “ - Una clamorosa scoperta scientifica sta per cambiare per sempre le sorti dell’umanità. Seguendo le tracce di questa nuova “pietra filosofale”, un venditore di materie plastiche, (Lorini è stato per molti anni un funzionario di una nota azienda di plastica e il suo compito è stato quello di presentare il prodotto in molti paesi stranieri), stanco delle solite abitudini affronta un viaggio dal cuore dell’Appennino fino alle terre assolate della Francia del Sud.
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Qui, alle prese con sette segrete e oscure presenze, avrà modo di fare incontri inaspettati, tra cui quello con la conturbante gitana, Josephine. Tecnologia, arte e simboli alchemici si intrecciano nella storia di un viaggio iniziatico, in pagine appassionanti e misteriose come quelle del miglior thriller-”.
Ha perfettamente ragione il critico Paolo Marini quando scrive che il romanzo “ mostra un Tebaldo Lorini inedito, dai toni gotici e non di rado lugubri, capace di inquietare e in certi punti di impaurire –“.
Certo, aggiungiamo noi, non conoscevamo il lato erotico dell’autore, benché amici da 60 anni; il capitolo in cui incontra la conturbante gitana Josephine, e quello che avviene, con particolari intimi conturbanti all’interno del carrozzone, è davvero forte degna della migliore letteratura in questo specifico settore.
Una gradevole sorpresa e una scoperta in più. Da non perderlo e leggerlo.
La locandina del libro di Tebaldo Lorini; in copertina un’opera del pittore Enrico Visani (“Emozioni in rosso – 2010”)
Tebaldo Lorini a destra con un gruppo di amici pittori e musicisti nel Palazzo dè Vicari di Scarperia dopo un concerto sinfonico. (Foto A.Giovannini)


