In seguito alla lettera denuncia di un nostro lettore che abbiamo riportato integralmente ieri (leggi qui) arriva pronta la risposta di Asl Toscana Centro.
La risposta che soddisfa nella sua celerità e per le scuse poste alla vittima mostra l'attenzione dei vertici della Asl per i problemi quotidiani dei cittadini ma non soddisfa per quello che riguarda il contenuto, ma anzi in maniera indiretta conferma come i tagli e gli spostamenti dei servizi dall'ospedale del Mugello e i tanti disservizi che quotidianamente riportiamo sulle pagine della cronaca iniziano a dare i suoi (drammatici) effetti oltreché a preoccupare molti.
Mugello-Annunziata per il trattamento di un calcolo. Nessuna “chiusura di servizi a livello locale”, la struttura di Urologia è unica per l'area fiorentina.
Per l’attesa all’Annunziata, l’Azienda si scusa ma ricorda che non era un’emergenza
Riguardo all’articolo su Ok Mugello! dal titolo “36 ore nella stanza di un Pronto Soccorso a Ponte a Niccheri. Odissea di un ammalato”, l’Azienda sanitaria precisa :
Il paziente è stato inviato dal Pronto Soccorso del Mugello all’ospedale San Giovanni di Dio per effettuare il 4 aprile, su appuntamento, una litotrissia esterna (bombardamento) di un calcolo ureterale , una prestazione di secondo livello centralizzata per tutta l’area fiorentina presso l’ospedale di Torregalli .
Ricordiamo infatti che quella di Urologia è una struttura unica per il territorio di area fiorentina di cui fanno parte anche gli ospedali del Mugello, San Giovanni di Dio, Santa Maria Annunziata, Santa Maria Nuova e l’ospedale di Figline .
Pertanto l’invio del paziente all’ospedale San Giovanni di Dio non è stato dovuto alla “chiusura di numerosi servizi a livello locale”, come si legge nell’articolo in questione, e nemmeno alla concentrazione della “maggior parte delle prestazioni come urologia all’ospedale di Ponte a Niccheri”.
Quanto al successivo trasferimento dal San Giovanni di Dio all’ospedale Santa Maria Annunziata, la decisione è stata concordata con il paziente, dove lo stesso era già stato trattato per un precedente episodio di calcolosi urinaria .
Giunto al Pronto Soccorso dell’Annunziata il 4 aprile, al paziente è stata effettuata una Tac all’addome che ha confermato il calcolo per cui è stato consigliato il ricovero in urologia. Il paziente è stato ricoverato in OBI anche il 5 aprile in quanto in area chirurgica non c’era la disponibilità di un posto letto. Il giorno dopo, 6 aprile, il paziente è stato rivalutato dagli urologi che non hanno potuto effettuare l’intervento chirurgico per indisponibilità della sala operatoria. L’intervento sarà effettuato oggi.
L’Azienda sanitaria nello scusarsi per l’attesa ricorda, tuttavia, che la situazione clinica del paziente non era un’emergenza e che le sue condizioni, nei giorni del ricovero, sono sempre state buone."
L'Asl risponde alla lettera del nostro lettore
36 ore in attesa al Pronto Soccorso di Ponte a Niccheri. Ecco com'è andata secondo Asl centro.
ven 7 aprile 2023- 1
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Alessandro
Negare la chiusura dei servizi sul territorio dicendo che è una struttura unica per tutto il territorio è una sfacciata presa in giro, un'oltraggio all'intelligenza dei cittadini, alla banale logica, al buon senso e alla realtà dei fatti. Abbiamo la Nuova Sanità Toscana fatta di tagli, accentramento e parole, parole, parole, più inutili nuove App quotidiane, siti Web sfavillanti, annunci roboanti e servizi assenti, attese incompatibili con la sofferenza e le esigenze dei malati e mortalità in vertiginosa crescita mentre l'aspettativa di vita precipita... non servono sproloqui, né slogan, non si curano le persone con le pagine Web ma con medici e infermieri, con fondi adeguati che invece vengono tagliati e mai reintegrati, per spenderli in armi, grandi inutili opere e altrettanto inutili siti web.