
Questo pomeriggio, presso l’aeroporto di Fiumicino, è stato consegnato alle Autorità italiane, con un volo proveniente da Madrid, Salvatore Vespertino, il 38enne militante anarchico italiano, latitante dal luglio 2023, arrestato il 15 febbraio scorso a Madrid dalla Polizia Nazionale spagnola, in esecuzione di un MAE (Mandato di Arresto Europeo) emesso sulla base di un ordine di carcerazione emesso dalla Procura Generale della Repubblica presso la Corte d’Appello di Firenze.
Il latitante, a seguito dell’inchiesta giudiziaria denominata “Panico” condotta dagli investigatori della Polizia di Stato, coordinati dalla DDA della Procura della Repubblica di Firenze, era stato condannato in via definitiva dalla Corte di Cassazione ad anni 8 di reclusione, per il reato di fabbricazione, detenzione e porto di ordigno esplosivo, in quanto ritenuto responsabile dell’attentato alla libreria “Il Bargello” - riconducibile al movimento di estrema destra “Casapound” - compiuto a Firenze nella notte del 1° gennaio 2017, a seguito del quale un artificiere della Polizia di Stato ha riportato lesioni gravissime nel tentativo di disinnescare l’ordigno collocato sul posto.
Vespertino è stato associato alla casa circondariale di Rebibbia per l’espiazione di una pena residua complessiva pari a 5 anni, 6 mesi e 1 giorno di reclusione (considerata la sottrazione del periodo sofferto in esecuzione della custodia cautelare) per i reati di porto abusivo di armi, lesioni personali gravissime e danneggiamento.
Le procedure di consegna hanno visto il coinvolgimento di personale del Servizio per la Cooperazione Internazionale di Polizia, della Direzione Centrale della Polizia di Prevenzione, della Digos di Firenze e della Polaria di Fiumicino.
Vespertino era stato tratto in arresto dalla Polizia Nazionale spagnola alle ore 03.00 del 15 febbraio, a Vallecas (Madrid), distretto del centro città della capitale spagnola.
Sin dai primi giorni della latitanza, era stato costituito un gruppo investigativo formato da personale della Direzione Centrale della Polizia di Prevenzione e della Digos di Firenze che, su delega della Procura fiorentina, ha avviato complesse indagini e dispiegato uno specifico dispositivo per la ricerca del soggetto, focalizzandosi sul gruppo di sodali e sui legami già noti intrattenuti dallo stesso all’estero (Spagna, Francia, Svizzera, Grecia); motivo per il quale le polizie di questi Paesi sono state tutte interessate con diverse richieste di cooperazione internazionale costantemente rinnovate in questo anno e mezzo di latitanza, permettendo di fatto di giungere alla cattura del VESPERTINO.
Salvatore Vespertino era stato individuato come responsabile dell’attentato dinamitardo grazie ad una traccia di DNA lasciata sull’ordigno e rilevata a seguito di un meticoloso e certosino lavoro di analisi della Polizia Scientifica, corroborato dagli elementi emersi a seguito di un intenso lavoro investigativo della Digos fiorentina e del personale della Direzione Centrale della Polizia di Prevenzione, che ha poi retto a tutti i gradi del vaglio giurisdizionale.