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Cerca di liberarsi della droga durante un controllo, ma la lancia proprio nell’auto della Polizia

Appena è scattato il controllo della volante, da un circolino della zona sarebbe però uscito fuori un secondo cittadino magrebino...

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Volante in azione Volante in azione © Polizia di Stato
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Sorpreso accovacciato dietro ad un muretto in via Caccini da due agenti della Polizia di Stato, che stavano pattugliando il quartiere fiorentino di Rifredi, ha finito per attirare inevitabilmente la loro attenzione; protagonista della vicenda, avvenuta ieri sera poco prima delle 23.00, un 24enne marocchino già noto alle forze di polizia.

Appena è scattato il controllo della volante, da un circolino della zona sarebbe però uscito fuori un secondo cittadino magrebino, quest’ultimo appena 19enne, che avrebbe aggredito i poliziotti finendo per colpirne uno con una stampella (senza fortunatamente ferirlo).

Il giovane, di origine algerina, è stato immediatamente immobilizzato e sottoposto a fermo per identificazione, prima di essere denunciato per il reato di resistenza a pubblico ufficiale.

Nel frattempo, l’altro avrebbe però approfittato del momento di confusione per liberarsi di alcuni grammi di hashish che avrebbe avuto addosso: appena gli agenti hanno aperto lo sportello della “pantera”, avrebbe lanciato un frammento di stupefacente direttamente dentro l’abitacolo della macchina della polizia.

Come alcuni minuti prima, il suo nascondiglio non era sfuggito ai tutori dell’ordine, non è ovviamente passato inosservato il suo insolito gesto: la droga è stata recuperata mentre addosso gli sono stati trovati 250 euro in contanti, denaro che gli investigatori non escludono possa essere provento di una possibile attività di spaccio.

Anche per lui è scattato il fermo per identificazione al quale, date le circostanze, è seguita una denuncia per illecita detenzione di sostanze stupefacenti.

Si precisa che l’effettiva responsabilità della persona indagata e la fondatezza delle ipotesi d'accusa a suo carico, dovranno essere sempre valutate nel corso del successivo processo e che al momento la stessa è assistita da una presunzione di innocenza.

 

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