Un nuovo libro arricchisce la storia millenaria della comunità di Marradi. Autore, l’amico carissimo da una vita Alfredo Altieri, nativo di Ronta di Mugello, ma abitante a Firenze, ci fa notare che attraverso il feudatario del periodo, Ludovico Manfredi da Castiglionchio, ricostruisce le vicende storiche che riguardano questa comunità appenninica, alla fine del feudalesimo e al sorgere delle Repubbliche e delle Signorie.
Nella ricerca risalta l'ampiezza dei particolari sulla storia medievale del nostro Appennino a cavallo fra Romagna e Toscana, in un periodo che va dalla metà del Trecento ai primi del Quattrocento, con al centro, ovviamente, le vicende del conte di Marradi, che viene privato del suo feudo, perché la città dominante aveva bisogno di poter disporre delle vie di accesso al Bolognese e alla Padania per i propri traffici e al contempo, perseguire una sistematica conquista di territori romagnoli, in grado di rimpinguare le derrate alimentari, soprattutto grano, che Firenze aveva bisogno e che doveva spesso fare i conti in negativo e, naturalmente, allargare i suoi domini.
Dunque, motivi politici ed economici indussero la Firenze ad agire e, con un atto a dir poco di perfidia, tolse di mezzo il conte Ludovico, che comportava un intralcio ai suoi progetti espansionistici. Egli fu invitato con un inganno in città per trovare accordi sul da farsi, dopo la rottura dei rapporti, ma appena giunto fu incarcerato nelle Stinche, dove languì per più di trentanni e, questa, è la parte più drammatica del libro.
Ma Altieri, “arricchisce” il lavoro facendo un'ampia disamina delle realtà presenti a Marradi in quel lontano periodo storico, analizzando i luoghi, i poteri, le consorterie e la varie abbazie presenti in quel tratto appenninico e che rivestirono una grande importanza sia culturale che economica.
Cento pagine di un libro che parla della vita, del carcere e dei misteri dell'ultimo Signore di Marradi. Il libro sarà presentato presso il Centro Tennis a Marradi, giovedi prossimo 29 agosto 2024, alle ore 18,30. La cittadinanza è gentilmente invitata.