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Linea Faentina: dopo il consiglio comunale, continuano i contrasti e le riflessioni

L’assessore Lorenzo Verdi critica l’atteggiamento della Regione Toscana: “Imbarazzante e privo di strategie concrete”. Strascichi di tensioni ancora vivi a gior

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consiglio comunale consiglio comunale © borgo in comune
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Il Consiglio Comunale straordinario sulla linea ferroviaria Faentina, svoltosi a Borgo San Lorenzo, continua a far parlare di sé, alimentando polemiche e riflessioni a distanza di giorni. L’assessore Lorenzo Verdi, con una nota dai toni accesi e riflessivi, ha espresso profonda insoddisfazione per l’atteggiamento dell’assessore regionale ai trasporti, definendolo “imbarazzante e privo di reale ascolto”. Una critica che riaccende il dibattito sulle responsabilità istituzionali e sull’urgenza di risposte concrete per un territorio da troppo tempo trascurato. Ecco la nota integrale:

Mi sono servite 24 ore per rimettere insieme i pensieri scaturiti dal Consiglio Comunale sulla Linea Faentina.
Ho sempre avuto grande rispetto per le istituzioni.
Ho sempre cercato di manifestare le mie critiche agli amministratori di turno con decisione ma con rispetto.
Oggi che sono dalla parte opposta, oggi che sono dalla parte di chi amministra, oggi, pur comprendo pienamente tutte le difficoltà insite nel farlo, dico e rivendico più che mai il fatto che quello stesso rispetto deve esserci, sempre, anche nella direzione opposta.

Chi amministra deve avere l’umiltà di ascoltare le critiche, accettarle, accoglierle, analizzarle e interrogarsi, porsi domande, aprire interlocuzioni, offrire risposte.
Ho trovato imbarazzante l’atteggiamento dell’assessore regionale ai trasporti.
Ho trovato inaccettabile la sua indisponibilità all’ascolto delle legittimissime e puntuali evidenze del Comitato dei pendolari.
Ho trovato vuota la sua replica, insufficiente nell’analisi del contesto reale (quello di una linea Faentina al collasso come qualità del servizio, incapace di rispondere ai bisogni), priva di aperture, fuorviante rispetto ad ogni ipotesi di messa in discussione dello stato delle cose, mancante di qualunque strategia di miglioramento del quadro dato.

Ho dovuto constatare ancora, per l’ennesima volta negli ultimi 30 anni, che qualcuno pensa che al territorio del Mugello niente sia dovuto di quanto promesso come compensazione alle devastazioni portate dai lavori per l’Alta Velocità. Molti dicono che il male è la politica. Io mi ostino a pensare che il male della politica sia un certo modo di farla e di intenderla.
Credo serva ribaltare quella modalità basata sulla supponenza e sulla distanza dai problemi comuni e diffusi.
Serve crederci. L’alternativa è la barbarie.

Lorenzo Verdi

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