Nei recenti giorni la linea ferroviaria Faentina è tornata al centro del dibattito, con critiche e accuse ma poche soluzioni tangibili. Claudio Scarpelli, ex sindaco di Firenzuola, punta il dito contro l’Unione dei Comuni del Mugello, ritenendola tra i principali responsabili dell’attuale situazione disastrosa della linea.
Scarpelli afferma di aver sollevato il problema dal 2017 con richieste puntuali alle istituzioni, in particolare all’Unione Montana Mugello, senza mai ottenere risposte adeguate. Al centro delle sue accuse vi sono il contratto di servizio 2019-2034 e un protocollo del 2017 firmato da RFI, Regione Toscana e Unione Mugello, che prevedeva un investimento di 47 milioni di euro per il miglioramento della Faentina.
Scarpelli individua le principali responsabilità su tre livelli:
1. RFI (Rete Ferroviaria Italiana): Come società delle Ferrovie dello Stato sotto la proprietà del Ministero delle Finanze, RFI gestisce l’intera rete ferroviaria nazionale. Tuttavia, secondo Scarpelli, la società dimostra disinteresse verso la Faentina, focalizzandosi esclusivamente sul passante Alta Velocità di Firenze, a meno che non venga adeguatamente sollecitata.
2. Regione Toscana: L’ente, che dovrebbe vigilare sull’attuazione del protocollo e del contratto di servizio, sembra evitare qualsiasi scontro con RFI per non compromettere i rapporti in altre aree regionali strategiche. Scarpelli sottolinea che la Regione non applica sanzioni o penali, lasciando la Faentina in uno stato di abbandono.
3. Unione dei Comuni del Mugello: Scarpelli accusa l’Unione di non difendere sufficientemente i pendolari e i cittadini. Nonostante dichiarazioni e apparizioni mediatiche, l’Unione non fornirebbe risposte puntuali e sostanziali, facendola apparire come il principale responsabile del degrado della linea ferroviaria, secondo l’ex sindaco.
Il quadro delineato da Scarpelli evidenzia una gestione che, per lui, manca di trasparenza e azioni concrete, e si traduce in un immobilismo che colpisce duramente pendolari e cittadini del Mugello. La sua richiesta, in sostanza, è di un impegno più incisivo da parte di tutte le istituzioni coinvolte, per garantire finalmente la modernizzazione e la sicurezza della storica linea Faentina.
leonardo romagnoli
Il commento di Scarpelli è volutamente provocatorio, altrimenti sarebbe privo di senso in quanto si è addirittura dimenticato di Trenitalia che è il soggetto che ha sottoscritto il contratto di servizio con la Regione Toscana. I 47 milioni riguardavano solo in parte la Faentina ( vedi eliminazione passaggio a livello di Panicaglia e altri interventi sulle stazioni) molto il tratto verso Pontassieve dove ci sono comunque molti ritardi