Una lettera indirizzata al ministro della Cultura Alessandro Giuli per ribadire quanto comunicato, a proposito della loggia Isozaki, lo scorso 29 novembre 2023 all'allora ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano “senza però ricevere alcuna risposta”.
È quanto inviato dall'Ordine degli Architetti di Firenze: la lettera, firmata dal presidente Luca Scollo, è indirizzata per conoscenza anche alla sindaca di Firenze Sara Funaro e al direttore delle Gallerie degli Uffizi Simone Verde.
Il documento del novembre 2023 - sottoscritto da 96 Ordini provinciali degli architetti, dalla Fondazione Architetti Firenze e dalla Fondazione Michelucci – riguardava “la decisione di non procedere alla realizzazione della Loggia progettata dall’architetto Arata Isozaki, vincitore del concorso internazionale bandito nel 1998 per la nuova uscita degli Uffizi”.
Venivano “sollevati interrogativi di assoluta rilevanza, sia in merito alla procedura adottata che alle ragioni di una scelta che appare, sotto molti aspetti, poco chiara. Ulteriori questioni vertevano sui costi già sostenuti per il progetto e sulla trasparenza delle future decisioni legate al destino dell’opera”.
“Non avendo ricevuto riscontri in merito – scrive al ministro Giuli il presidente Scollo a nome di tutto il Consiglio dell'Ordine degli architetti di Firenze – ci permettiamo di rinnovare la nostra richiesta di chiarimenti, confidando che la sua attenzione possa contribuire a fornire le delucidazioni necessarie per dissipare i numerosi dubbi sollevati, non solo dalla comunità degli architetti, ma anche dagli operatori culturali e dai cittadini, interessati al buon governo dei beni culturali del Paese. Siamo certi che, attraverso un Suo cortese riscontro, sarà possibile fare chiarezza su una vicenda che ha sollevato un grande interesse pubblico e che riveste particolare importanza per l’immagine dell’Italia nel panorama culturale internazionale”.
“Restiamo a disposizione – conclude Scollo – per collaborare attivamente, affinché la progettazione della nuova uscita degli Uffizi possa avvenire nel rispetto delle migliori pratiche architettoniche e dei principi di trasparenza amministrativa”.