
Il presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani, ha firmato la richiesta di dichiarazione dello stato di emergenza nazionale in seguito alla devastante ondata di maltempo che nelle ultime 24 ore ha colpito duramente la regione, con particolare impatto sulle province di Firenze e Pisa.
Giani ha sottolineato come l’elemento più significativo di questa emergenza sia stato il corretto funzionamento del sistema di contenimento dell’Arno, che ha evitato scenari ben più critici. Fondamentali, in particolare, il riempimento della cassa di espansione di Roffia (che ha trattenuto 5 milioni di metri cubi d’acqua, prevenendo il rischio di alluvioni a Signa, Santa Croce, Montopoli e nel comprensorio del Cuoio) e l’apertura dello scolmatore di Pontedera, che ha garantito un flusso costante di 500 metri cubi al secondo verso il mare, alleggerendo la piena in arrivo su Pisa.
Anche nella zona fiorentina, i lavori realizzati negli ultimi anni hanno dato i loro frutti: le aree di espansione di Pizziconi, Levane e Restone, pur non ancora completamente operative, hanno contribuito a contenere il flusso dell’Arno, permettendo alla Sieve di scaricarsi senza provocare tracimazioni.
Danni gravi e territori isolati
Nonostante il buon funzionamento delle opere idrauliche principali, il maltempo ha lasciato una scia di danni ingenti, soprattutto nei territori attraversati dai corsi d’acqua minori e nel bacino della Sieve, che ha provocato allagamenti tra Pontassieve e Dicomano, colpendo abitazioni e attività produttive. L’Empolese rimane in emergenza, con Ponzano tra le zone più critiche.
Numerose anche le frane nelle aree montane, che hanno reso inaccessibili diversi comuni: Marradi e Palazzuolo sul Senio risultano ancora isolati, a causa di frane lungo la strada della Colla.
Protezione Civile e volontari in azione
Giani ha rassicurato sul forte impegno della Protezione Civile, dei volontari e delle colonne mobili, che stanno arrivando in rinforzo anche da altre regioni. "Ogni intervento sul territorio viene affrontato con efficienza, rapidità e capacità", ha dichiarato il presidente, confermando che le operazioni di soccorso e ripristino sono già in corso nelle zone più colpite.
Con la richiesta di stato di emergenza nazionale, la Toscana attende ora il via libera per lo stanziamento di fondi straordinari per la ricostruzione e il risarcimento dei danni subiti da cittadini e imprese.